Rovigo, Veneto – Otto artisti, presenti, con le loro opere  al Centro Commerciale ‘La Fattoria’, vicino a Media World, fino all’8 gennaio 2017, costituiscono un vero centro di interesse per le tantissime persone che, in questo periodo di festa, affollano negozi, caffè e aree di sosta della grande struttura. Temi e sensibilità diversi resi con tecniche che ciascuno ha adattato alla propria creatività: dalla pittura a olio, all’acquerello,  alla tecnica mista. Alcuni molto conosciuti in Polesine, altri che stanno sperimentando le proprie capacità; tutti, comunque, portatori di novità.
Con una ricca collezione di pitture,  Gian Manet Prina si fa notare per le vedute di paesaggi montuosi,  i sentieri che serpeggiano fra i boschi e la luce che, all’improvviso, squarcia le nubi lasciando scoprire un ruscello che scorre fra le rocce e un cacciatore, con il suo cane, in cerca di prede. Oppure è il mare in tempesta, le onde che flagellano i fianchi di un vascello a farsi guardare. E, poi, ci sono i fiori, delicati e bellissimi, con le corolle dai colori tenui o infuocati che aspettano solo di trovare posto nel luogo più accogliente della casa. Sul lato opposto, Marina Basaglia trae ispirazione per la sua arte dall’universo femminile.Donne giovani e belle, eleganti e truccate guardano la gente, che passa davanti a loro, con occhi tristi e labbra senza sorriso. Attorno, atmosfere evanescenti e colori sfumati dove il bianco si perde nel grigio per tracciare, con segno sottile, scorci di case e vie, a cui macchie di rosso spento regalano inquietudine.
Carlo Campi, unico acquarellista presente, offre ai collezionisti le sue belle vedute di Rovigopaesaggi di montagna e di mare con galeoni che riportano alla memoria capitoli di storia passata. Romantici tramonti su specchi lacustri o nella campagna rigogliosa di prati verdi. Opere di grande perfezione ed eleganza che testimoniano la cura e la abilità in una forma d’arte unica e irripetibile.
Daniela Santambrogio dona forma alla sua inquietudine con macchie di colori intensi che si mescolano e si sovrappongono in un gioco di pennellate larghe e dense, riversando sulla tela traccie pesanti di pittura. Arte informale che trova la sua dimensione nell’alternanza delle tonalità cromatiche; una forma di protesta contro ciò che è piatto e banale. Altro tema che Daniela Santambrogio propone sono i personaggi dei fumetti: l’uomo ragno, Lupen, e il mito di Marilyn Monroe che piacciono ai giovani. Pittura di paesaggio per  Guido Landoni, realizzata con  pennellate attente e precise, grande attenzione ai particolari e alla costruzione della scena. I soggetti sono scorci di campagna con piccoli corsi  d’acqua, viottoli fra case rustiche, il mare in burrasca e il fiume agitato; costruzioni moderne dalle linee essenziali rese uniche da ciuffi di piante fiorite  che oltrepassano il muro di cinta.  Sensazioni e pensieri espressi con colori intensi e scuri, tocchi di pennello fitti e ravvicinati nelle tele di Valentina Maniezzo. Un mix che si completa con tocchi di giallo e il rosso che conferiscono forza alle membra chiare dei  soggetti femminili esposti nudi, di schiena o di fronte, o che allungano una mano minacciosa verso l’osservatore.
Di Doriano Tosarelli citiamo i piccoli agglomerati di case abbarbicati alle pendici di formazioni montuose. Abitazioni arricchite da particolari architettonici di epoche molto diverse, che si stringono l’una all’altra arrampicandosi verso l’alto, verso la cima del promontorio che sembra toccare  l’orizzonte e la luna che brilla in alto. Altre versioni presentano, in primo piano, passerelle di legno a cui sono ormeggiate delle barche, che guidano  all’approdo di una isoletta: una roccia che emerge dal mare e si staglia verso l’alto assieme alle piccole case che la abbracciano e la costellano in una tensione materiale e ideale che non ha confini.
L’esposizione si conclude con le dolci immagini di mamme e bambini di Laura Ferrarese, a cui si aggiungono i ritratti a matita di personaggi famosi.
Lauretta Vignaga