Rovigo, Veneto – Non più un unico grande evento espositivo che, finora, ha proiettato Rovigo, per pochi mesi, nel novero delle città d’arte per eccellenza, quelle che, annualmente, offrono più appuntamenti, richiamando decine di migliaia di turisti.  Nel biennio 2018 – 2019, Palazzo Roverella e Palazzo Roncale si divideranno il compito di arricchire la nostra città con eventi di grande interesse e appeal, adatti a   circuitare visitatori da tutte le città del Veneto, riducendo significativamente gli intervalli tra l’uno e l’altro. 
    Il cambio di passo è stato annunciato mercoledì mattina, 7 febbraio, a Palazzo Roncale, in occasione della conferenza stampa organizzata dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, con il presidente Antonio Finotti, al suo fianco, Susanna Garbo, in rappresentanza del sindaco, Massimo Bergamin e Giovanni Boniolo, presidente dell’Accademia dei Concordi. A presentare le novità il presidente della Fondazione, Antonio Finotti, che, circa 12 anni fa, ha dato il via al progetto di promozione dell’arte a Rovigo, con il sostegno della Fondazione. Progetto ormai consolidato che si apre verso orizzonti.
 La nuova stagione prenderà il via il prossimo  24 marzo con la mostra ‘Cinema’! Storie, protagonisti, paesaggi’, curata da Alberto Berbera. Un evento che, per la prima volta, documenta il rapporto stretto e stimolante tra il Polesine e il cinema. Le terre del Delta del Po, infatti, sono state le protagoniste di oltre 500 film, cortometraggi, documentari, sceneggiati Tv che portano la firma dei più grandi registi del cinema italiano, da Visconti ad Antonioni, Rossellini, Lattuada, Vancini, Comencini, Mazzacurati, per citarne solo alcuni. L’esposizione, a palazzo Roverella, si concluderà il 1° luglio 2018.
 
   Dal 13 aprile al 1° luglio,  Palazzo Roncale, a sua volta, sarà la sede de ‘Le Mummie a Rovigo’ mostra della collezione di reperti egizi, numericamente più cospicua del Veneto, custodita nei depositi dell’Accademia dei Concordi. Tra i reperti emergono per importanza due mummie che saranno oggetto di una complessa indagine scientifica prima dell’esposizione, per un restauro condotto di fronte ai visitatori. Accanto a     ‘Meryt’ e ‘Baby‘, nomignoli dati alle due mummie, saranno esposti i reperti dell’intera collezione Valsé Pantellini, formata da oltre 500 pezzi.
    La tradizionale grande mostra d’autunno di Palazzo Roverella sarà imperniata su ‘Arte e magia’, Esoterismi nella pittura europea dal Simbolismo alla Avanguardie Storiche. L’inaugurazione è fissata per il 29 settembre 2018 e la conclusione il 27 gennaio 2019. L’attenzione e l’attrazione per le dottrine esoteriche esplode nell’Europa di fine Ottocento, in coincidenza con lo sviluppo dell’arte Simbolista, allo stesso modo che la teosofia e le teorie ermetiche sono connesse alla nascita dell’astrattismo. Gli artisti, spesso, sono membri di comunità che praticano culti solari, nudismo, e vegetarianesimo, tutto in una mostra che diventa percorso di iniziazione. In contemporanea alla mostra del Roverella, a Palazzo Roncale verrà affiancata una mostra di approfondimento su cui la Fondazione mantiene ancora il riserbo.
   Dal 2019 le mostre di Palazzo Roverella cambiano stagione passando dall’autunno all’inizio della primavera. Ad inaugurare la novità sarà. ‘Il Giappone in Europa. Il mondo fluttuante e l’arte europea del XIX e XX secolo, curata da Francesco Parisi. Ad affiancarla sarà una esposizione molto originale e divertente dedicata alle #Giostre! #Fotografia #Pittura  #Cinema # Giocattoli. Un omaggio alla grande tradizione rodigina delle ‘giostre’ che vengono prodotte in Polesine per divertire giovani e ragazzi nei parchi di divertimento di tutto il mondo.
A conclusione dell’incontro sono stati presentati i dati relativi alla Mostra ‘Le Secessioni europee, Vienna, Monaco, Praga, Roma’, da poco conclusa a Palazzo Roverella. Visitatori 42.000, la seconda in assoluto per presenze registrate. Studenti e insegnanti 10.000 in tutto; 6.000 le presenze a Palazzo Roncale per la mostra dedicata ai capolavori dell’Accademia dei Concordi.
  Dati molto positivi l’aumento dei giovani che hanno visitato la mostra, di persone che sono gia venute a Rovigo per altre mostre e hanno sostato più a lungo per ammirare le opere. Grande affluenza per i ristoranti, i bar e i caffè  pur se la disponibilità degli operatori del commercio e dei servizi non è ancora ottimale.