Rovigo, Veneto – All’ inizio, il Delta del Po lo ha attratto per la ricchezza della fauna alata, un richiamo a cui nessun cacciatore sa resistere. Poi, il pentimento e la presa di coscienza del valore dell’ambiente e del rispetto che merita. Messo da parte il fucile, Umberto Bindi si è armato di macchina fotografica e di …..pazienza, come i pescatori dopo il lancio dell’esca nell’acqua.
    Un pò alla volta, la pazienza ha cominciato a dare i suoi frutti: voli radenti sul pelo dell’acqua prima di tuffare la testa e il becco e afferrare la preda per inghiottirla. Stormi in volo al tramonto in attesa di rifugiarsi fra i canneti per la notte; l’eleganza dei volteggi a mezz’aria quando la variegata popolazione pennuta cerca riposo fra i rami della boscaglia  lungo le valli, nelle ore calde della giornata.
    Solo un assaggio di questa grande passione è quello che si può vedere nelle foto appese alle pareti degli spazi del ‘Caffettiamo’ il locale pubblico su Corso del Popolo che da poco più di un mese è diventato punto di riferimento per gli appassionati di fotografia.
   Introdotta da Roberto Bottari. la mostra fotografica di Umberto Bindi, inaugurata ieri, 18 marzo, rimane visibile fino al prossimo 31 del mese. Parlando di sé, Bindi ha dichiarato che la passione per la fotografia, sbocciata nel ’68, ha permeato tutta la sua vita e, quale socio fondatore del ‘Circolo fotografico rodigino’, il primo nato in città, ha cercato di diffonderla come forma d’arte e di cultura. Moltissimi i concorsi nazionali a cui ha partecipato e altrettanto numerosi i successi ottenuti.
 ” Ciò che ora mi affascina e cerco di rappresentare è la bellezza del Delta del Po, la ricchezza della sua flora e fauna, l’armonia delle valli, la grazia delle ‘garzette’, l’alterigia  degli aironi, il petulare delle beccacce di mare, l’eleganza dei cavalieri d’Italia, l’arcobaleno delle piume dei gruccioni, il volo etereo delle ‘sterne’. Le foto che vedete qui non sono che un piccolo esempio di ciò che il Delta del Po sa offrire” – il suo commento.