Rovigo, Veneto –  Proseguendo con il ciclo di conferenze dedicate alla salute maschile e femminile, organizzate dal Circolo Culturale ‘Fors Fortuna Vesta’ ‘Il Quadrivio’, presieduto da Maria Teresa Nadia Rossi, e da RovigoBanca, Credito Cooperativo, diretta da Ruggero Lucin, l’attenzione del pubblico, presente nel Salone d’Onore di Palazzo Casalini, lo scorso 17 novembre, è stata convogliata su un tema/problema di grande attualità che riguarda una schiera sempre più numerosa di uomini: ‘La prostata e la sue malattie. Prevenzione e cura’. Relatore il dott. Dionisio Schiavone, direttore U.O.C. di Urologia, Ospedale ‘S.M. della Misericordia’ di Rovigo.  
 
     Punto di partenza per il dott. Schiavone alcune domande fondamentali: ‘Che cos’è la prostata’ ? ‘Dove si trova’? ‘Cosa fa?’. “Si tratta di un organo interno che produce una secrezione” – ha iniziato a spiegare. ” La sua posizione è la causa delle malattie. Si trova vicino alla vescica e per analizzarla basta spingerla con un dito e premerla per valutare se è dura o molle. Il secreto della prostata entra nel liquido seminale e serve a proteggere gli spermatozoi nell’ambiente in cui si trovano. Molto vicino alla prostata decorrono i nervi ‘erigentes’ che, se danneggiati, provocano disfunzione erettile. Nella zona si trova anche lo sfintere striato che espelle l’urina con le sue contrazioni. Se queste vengono a mancare, insorgono problemi di incontinenza. Le contrazioni dello sfintere liscio, a loro volta, producono l’espulsione del liquido seminale”.
   Passando alle malattie della prostata, il dott. Schiavone ha elencato: le prostatiti, l’ipertrofia prostatica benigna, le prostatiti acute come quella batterica, la prostatite abatterica, la prostatodinite, la prostatite granulomatosa. La prostatite batterica acuta  è caratterizzata da dolore, febbre, disuria ( difficoltà a orinare), secrezione dell’uretra. Nella prostatite acuta, la prostata aumenta di misura, è molliccia, il dolore è acuto e diffuso e c’è presenza di secreto. Sono consigliati esami clinici e colturali dell’urina, dello sperma e del secreto prostatico; l’ecografia”.
“Per una buona prevenzione – ha aggiunto – evitare sollecitazioni, non stare seduti troppo a lungo ma alzarsi e fare alcuni passi di tanto in tanto; non usare selle troppo dure sulla bicicletta, fare attenzione all’igiene sessuale ed, eventualmente, fare una terapia con antibiotici e antinfiammatori, anche a cicli ripetuti. L’ipertrofia prostatica benigna – tumore benigno – si manifesta con lo sviluppo di noduli dentro la prostata, di tessuto ghiandolare, fibroso e muscolare; un processo dovuto anche alle variazioni degli ormoni sessuali. Inizia prima dei 50 anni e ha incidenza elevata. Le conseguenze sono: ostruzione del flusso dell’urina; incapacità di svuotare completamente la vescica, dilatazione progressiva della vescica e delle alte vie urinarie con conseguente insufficienza renale. Ritenzione acuta di urina. I sintomi sono: urinare frequentemente con bassa emissione di liquido, stimolo urgente; difficoltà a iniziare, minzione prolungata ma gettito ridotto con gocciolamento alla fine.
 Ipertofia prostatica benigna, sintomi: aumento delle dimensioni e consistenza fibrosa. Diagnosi: anamnesi ed esame obiettivo; uroflussometria, ecografia vescicale postminzionale; ecografia addominale.  Si puo fare prevenzione ma non si può impedire il manifestarsi della patologia pur se si può rallentare l’ipertrofia. Si può prevenire la ritenzione di urina evitando di stare troppo seduti, evitando abbondanti ibagioni, il freddo. Si può intervenire con terapia medica, che può durare anche per anni,  resezione endoscopica della prostata, adenomectomia, cateterismo. In alternativa alla resezione endoscopica della prostata c’è la vaporizzazione con laser.
    Per concludere, Dionisio Schiavone ha portato questi dati: “Il cancro alla prostata è il tumore più diffuso nei maschi oltre i 70 anni e non è mai benigno; ha origine dalle ghiandole prostatiche e si manifesta dopo i 50 anni; la familiarità ne raddoppia l’incidenza. Le cellule tumorali crescono il doppio delle altre, non muoiono ma continuano ad ingrandirsi e poi cominciano a invadere i tessuti attorno, si infiltrano negli organi vicini e diventano metastasi nelle ossa, nel bacino e così via. Sono piccoli noduli dentro la prostata che non danno segnali ma crescendo infiltrano le vie urinarie e cominciano i problemi. Non esistono programmi di screening specifico. L’esame del PSA – Antigene Prostatico Specifico – non essendo definitivo – si deve abbinare ad altri marcatori. Infine, scarso consumo di alcol, niente fumo, regolare attività fisica e una dieta sana ed equilibrata.
Laureato in Medicina e Chirurgia all’Università di Padova, Dionisio Schiavone, nel 1987, si è trasferito a Verona dove ha conseguito il diploma di Specializzazione in Urologia. Dal luglio 2009 dirige l’Unità operativa complessa Urologia dell’ospedale di Rovigo, dove si occupa di tutti i capitoli della patologia urologica, in particolare di quella oncologia e funzionale.
Lauretta Vignaga