Un servizio prezioso per colmare la solitudine dei degenti
Rovigo, Veneto –  Si è svolto nel mese di novembre, presso la sala riunioni dell’ordine dei medici, un corso di formazione di base organizzato dall’AVO (Associazione Volontari Ospedalieri), strutturato in quattro incontri e destinato ai nuovi volontari. Il corso organizzato da Francesca Merchiori e Antonio Merighi, volontari rodigini,ha messo a fuoco importanti temi,avvalendosi di esperti del settore, quali Sandra Rizzatello, dell’Azienda Ospedeliera Ulss 18, che ha presentato”La struttura ospedaliera e la presenza del volontario”. A seguire è intervenuta la psicologa Lucia Bazzi sui temi”Tecniche e strategie di comunicazione”e “Individuare le proprie attitudini”, ed infine il dottor Antonio Saracino, già primario in geriatria dell’ Ospedale di Piove di Sacco, con la trattazione dell’argomento”Dal medico al volontario”.
Ha coordinato tutti gli incontri il presidente Renato Spadavecchia. Durante la formazione è stato posto in rilievo il ruolo del volontario, di supporto al personale sanitario:medici e infermieri, che presta la sua presenza accanto ai malati ospedalizzati, per aiutarli ad affrontare i momenti di solitudine, di paura, di disagio e di sofferenza, pur nella consapevolezza che il proprio compito non è quello di risolvere i problemi, ma di farsi compagni nel cammino. Gli esperti hanno sottolineato che il volontario deve accostarsi al malato in modo rassicurante, cordiale e discreto, prestare ascolto, facilitare il dialogo mettendo il ricoverato al centro dell’attenzione, saper condividere le sofferenze pur senza lasciarsi coinvolgere emotivamente. Da sottolineare la presenza al corso di molti giovani, che hanno elaborato proposte innovative, utili al mantenimento dell’AVO al passo con i tempi, soprattutto in materia di comunicazione per fare rete con altre associazioni di volontariato operanti sul territorio.
Federica Panziera