Porto Viro, Veneto. Teatro parrocchiale di Loreo gremito di studenti,  mercoledì  mattina, per la lezione di storia contemporanea tenuta da Giovanni Ricci e Giorgio Balzoni. Il primo, figlio dell’autista di Aldo Moro, ucciso insieme agli altri agenti della scorta nella strage di via Fani del 16 marzo 1978, per mano delle brigate rosse.Il secondo, il giornalista già vicedirettore del tg1 ed ex allievo universitario dello statista e uomo politico Aldo Moro. “Un incontro culturale reso possibile dal sodalizio che rappresento – ha detto Gianfranco Bressan, presidente dell’associazione Nazionale Carabinieri sezione di Porto Viro, dalle  dirigenti e dalle insegnanti degli istituti comprensivi di Loreo e Taglio di Po, dalle amministrazioni comunali di Rosolina, Loreo e Taglio di Po e il circolo Noi di Loreo che fa riferimento al parroco Don Angelo.Una sinergia positiva per un incontro che mi auguro possa lasciare un seme di conoscenza nelle giovani generazioni, che rappresentano il futuro”.

 “Oggi ascolteremo, conosceremo e faremo nostre alcune pagine importanti di storia di fatti accaduti una quarantina di anni fa. Incontreremo persone che hanno dato la loro vita per portare legalità e  democrazia nel nostro paese. Valori che ricordiamo grazie alle ricorrenze del 25 aprile 4 novembre, che ricordano le persone che hanno cercato di rendere migliore la nostra Italia”- ha esordito il sindaco di Loreo Moreno Gasparini, nel fare gli onori di casa.Significativi anche gli interventi dei sindaci di Taglio di Po Francesco Siviero e di Rosolina Franco Vitale. Seduti in prima fila i rappresentanti delle stazioni locali dei carabinieri, i soci volontari e le benemerite dell’Anc di Porto Viro, gli assessori Anna Frasson per Rosolina, Luciana Berto e Stefania Erdman per Loreo e alcuni corsisti dell’Università popolare di Loreo.

“Questo incontro permette agli studenti di fissare  l’attenzione su uno dei protagonisti della politica italiana del secondo Novecento vittima di uno degli attacchi più feroci sferrati contro lo Stato italiano.Una testimonianza diretta sulla grandezza di questo statista, la sua apertura mentale e sincera passione per la politica, la sua lungimiranza e levatura morale che lo guidò, in ogni circostanza, a dimostrare rispetto per la dignità umana e per i valori fondamentali della democrazia – l’unanime commento delle dirigenti  degli istituti comprensivi di Loreo e Taglio di Po, Silvia Polato e Gabriella di Mascio”.

Straordinari i due relatori che hanno saputo spiegare ai giovani cosa hanno rappresentato e rappresentano per il nostro paese Aldo Moro e gli uomini della scorta. Nel silenzio più assoluto della sala, Giorgio Balzoni ha descritto Aldo Moro, sia  come professor d’ Università che amava, dopo ogni lezione, chiacchierare con i suoi studenti. E poi quale uomo politico e artefice di riforme importanti, come la gratuità dei tre anni delle scuole medie .”Un cambiamento che permise a tantissimi ragazzi e ragazze  di  proseguire gli studi.Altra riforma importante  fu l’introduzione dell’articolo 18 a tutela dei lavoratori che fino a quel momento potevano essere licenziati senza motivo” – ha spiegato Balzoni”.

Giovanni Ricci nel suo intervento ha raccontato  la sua esperienza di vita vissuta. “Avevo la vostra età quando mio padre Domenico, appuntato dei carabinieri, morì all’età di 42 anni nella strage di via Fani insieme a Oreste Leonardi e ai tre agenti di pubblica sicurezza: Francesco Zizzi, Giulio Rivera e Raffaele Iozzino”. Un racconto  volutamente ricco di dettagli famigliari e aneddoti – “Con lo scopo di ridare la giusta dignità alle persone che persero la vita nella strage, senza, quindi, ridurre il ricordo della vita di tali persone alla sola giornata che ricorda le stragi con la deposizione di una corona di fiori sui monumenti dei caduti ” – ha concluso..

Tante le domande formulate con consapevolezza dai ragazzi, preparati dalle insegnanti sugli eventi di quegli anni. Quesiti che hanno avuto risposte complete ed esaustive. E per concludere un omaggio ai relatori. 

Guendalina Ferro