Dune per due. Performance di danza e teatro per un paesaggio indimenticabile
Rovigo, Veneto – Nuovo appuntamento, sabato 20 luglio, a ‘Spazio Contemporaneo’, con la danza contemporanea e il teatro, di ‘ Dune per due’ , con Simona Argentieri ed Enrico Milani, per raccontare con il corpo emozioni e sensazioni, e rivivere con la mente: ricordi, attimi di gioia e la bellezza della natura del Delta del Po.
Sceso il buio sul prato, location estiva di ‘Spazio Contemporaneo’, una voce pacata si rivolge agli spettatori in attesa. E’ quella di Adriano Baccaglini, attore, che riflette sulla bellezza, la ricchezza che la lettura regala e, per contrasto, sull’aumento dell’indifferenza che la tecnologia diffonde in ogni singolo individuo. Indifferenza verso chi ci sta vicino, quindi la perdita del valore della solidarietà. E la voce prosegue ipotizzando una guerra nel futuro dell’umanità: un massacro senza bombe ma con conseguenze peggiori: milioni di morti, fame, disoccupazione……..”.L’amore si impara solo quando il vento cambia direzione e ci obbliga a riflettere, a cambiare passo.” – dichiara la voce e conclude: ” Il Tempo è come una giostra senza freni che continua a girare. L’artista, invece, è colui che ha una percezione alterata della realtà e scrive per lasciare qualcosa di sé.
Concluso l’intervento di Adriano Baccaglini, ispirato agli scritti di Adrea Camilleri, da poco deceduto, il prato verde, dolcemente ondulato di ‘Spazio Contemporaneo’ comincia ad animarsi riproducendo con luce e ombra la figura e le movenze di Simona Argentieri, impegnata con piegamenti e slanci verso l’alto, piroette e abbracci, in un susseguirsi di stringersi e lasciarsi che hanno caratterizzato la performance con Enrico Milani, partner nella coreografia. Un susseguirsi di movenze vivace e complesso allo stesso tempo, preparato dalla protagonista, Simona Argentieri, per tradurre in armonia di gesti i sentimenti e le emozioni che fluivano nella memoria e riempivano il cuore immaginando la straordinaria bellezza del contesto che li aveva ispirati: il Delta del Po. Gesti che lasciavano intuire il silenzioso scorrere della imponente massa d’acqua, a tratti interrotto dal frusciare dei rami degli alberi cresciuti sulle rive del fiume. Poi, l’atmosfera è cambiata grazie alla voce nostalgica del violoncello, suonato da Enrico Milani. Un velo di malinconia si è diffuso tutt’attorno: note di canzoni antiche rimaste imprigionate nella sabbia delle dune fossili, i secolari cordoni costieri creati dal vento che soffiava dal mare verso terra. Erano le linee di confine tra il fiume e il mare prima che il Po trasportasse i suoi detriti verso la foce dando origine alle terre deltizie.
Ispirata alla varietà di scenari e alla ricchezza della sua flora e fauna la coreografia ‘Dune per due’, interpretata da Simona Argentieri ed Enrico Milani, è stata presentata al Festival dei Popoli nel 2018 ed è dedicata ai turisti e viaggiatori che visitano in barca il Delta del Grande Fiume imprimendo nella mente e nel cuore le immagini di una terra unica e straordinaria.
Sceso il buio sul prato, location estiva di ‘Spazio Contemporaneo’, una voce pacata si rivolge agli spettatori in attesa. E’ quella di Adriano Baccaglini, attore, che riflette sulla bellezza, la ricchezza che la lettura regala e, per contrasto, sull’aumento dell’indifferenza che la tecnologia diffonde in ogni singolo individuo. Indifferenza verso chi ci sta vicino, quindi la perdita del valore della solidarietà. E la voce prosegue ipotizzando una guerra nel futuro dell’umanità: un massacro senza bombe ma con conseguenze peggiori: milioni di morti, fame, disoccupazione……..”.L’amore si impara solo quando il vento cambia direzione e ci obbliga a riflettere, a cambiare passo.” – dichiara la voce e conclude: ” Il Tempo è come una giostra senza freni che continua a girare. L’artista, invece, è colui che ha una percezione alterata della realtà e scrive per lasciare qualcosa di sé.
Concluso l’intervento di Adriano Baccaglini, ispirato agli scritti di Adrea Camilleri, da poco deceduto, il prato verde, dolcemente ondulato di ‘Spazio Contemporaneo’ comincia ad animarsi riproducendo con luce e ombra la figura e le movenze di Simona Argentieri, impegnata con piegamenti e slanci verso l’alto, piroette e abbracci, in un susseguirsi di stringersi e lasciarsi che hanno caratterizzato la performance con Enrico Milani, partner nella coreografia. Un susseguirsi di movenze vivace e complesso allo stesso tempo, preparato dalla protagonista, Simona Argentieri, per tradurre in armonia di gesti i sentimenti e le emozioni che fluivano nella memoria e riempivano il cuore immaginando la straordinaria bellezza del contesto che li aveva ispirati: il Delta del Po. Gesti che lasciavano intuire il silenzioso scorrere della imponente massa d’acqua, a tratti interrotto dal frusciare dei rami degli alberi cresciuti sulle rive del fiume. Poi, l’atmosfera è cambiata grazie alla voce nostalgica del violoncello, suonato da Enrico Milani. Un velo di malinconia si è diffuso tutt’attorno: note di canzoni antiche rimaste imprigionate nella sabbia delle dune fossili, i secolari cordoni costieri creati dal vento che soffiava dal mare verso terra. Erano le linee di confine tra il fiume e il mare prima che il Po trasportasse i suoi detriti verso la foce dando origine alle terre deltizie.
Ispirata alla varietà di scenari e alla ricchezza della sua flora e fauna la coreografia ‘Dune per due’, interpretata da Simona Argentieri ed Enrico Milani, è stata presentata al Festival dei Popoli nel 2018 ed è dedicata ai turisti e viaggiatori che visitano in barca il Delta del Grande Fiume imprimendo nella mente e nel cuore le immagini di una terra unica e straordinaria.
Lauretta Vignaga

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