
“Il cancro al seno è presente in tutta la storia dell’ umanità” – ha specificato il dottor Facci. “Il primo documento che ne parla è un papiro di 3.500 anni fa, il più antico trattato di medicina giunto fino a noi. Risale al periodo intermedio dell’Egitto, quando la capitale era Tebe. Un documento assolutamente unico e originale con un approccio moderno e prettamente scientifico alla malattia, alle ferite e alla cura della paziente. Edwin Smith, americano del Connecticut, aveva acquistato il papiro da un rigattiere nel 1862 e, nonostante conoscesse l’importanza del testo, non lo pubblicò mai. Dopo la sua morte, nel 1906, la figlia ne fece dono alla New York Historical Society.
Ippocrate separò la medicina dalle altre scienze a cui veniva collegata. Galeno cui si deve il nome ‘cancro’, dalla forma latina di ‘granchio’, che la morfologia del male ricordava, cominciò a preparare medicine con le erbe, affermando che quando il tumore è manifesto, tutti sono in grado di riconoscerlo ma il buon medico lo riconosce ancor prima che sia evidente. ” E questa è prevenzione” – ha sottolineato Facci.
La descrizione fatta da Sant’ Agostino di una guarigione miracolosa, ci fornisce una importante descrizione della malattia stessa. Con H. Francois Le Dran si diffonde l’ipotesi che il cancro si manifesti per stadi successivi e, quando invade i linfondi, inizia la devastazione. William S. Halsted, nel 1894, contrastò la malattia con una mastectomia radicale. A lui si deve l’ introduzione dei guanti di gomma nelle sale operatorie e l’ uso di morfina e cocaina per alleviare il dolore. La mastectomia dava discreti risultati ma la mortalità era alta e lasciava deformazioni profonde tra il braccio e la spalla. Con gli anni gli interventi sono sempre meno invasivi e, a metà degli anni ’90, l’intuizione del professor Umberto Veronesi sul ‘linfonodo sentinella’, quello che per primo viene attaccato dal cancro, si rivela vincente.Se i linfonodi esaminati danno risultati negativi, anche tutti gli altri linfonodi saranno negativi.

Tornando al tema del pomeriggio, la presidente Andos ha ringraziato tutti i Comuni del Polesine per l’adesione al progetto di informazione e sensibilizzazione che verrà svolto in 16 Comuni, assieme ad un vasto programma di visite gratuite per tutte le donne, che ne faranno richiesta fissando l’appuntamento per telefono.
“L’ anno scorso sono state effettuate oltre 1000 visite in un arco di tempo prolungato fino a oltre la metà di giugno e quest’anno le
previsioni non sembrano diverse” – il suo commento. Quindi la presentazione delle novità che renderanno speciale questo ‘ Ottobre rosa’. “Grazie alla collaborazione con CNA, Impresa Donna, rappresentata da Antonella Toffanello, e la disponibilità di alcuni panificatori, durante il mese di ottobre – ha annunciato Anna Maria Cavallari Monesi – verrà prodotto e offerto ai clienti un tipo speciale di pane biscotto, fatto con farine alternative, ricche di sostanza nutritive, contrassegnato, sul sacchetto, dal bollino Andos”. Altra iniziativa di grande utilità, quella messa in campo da Mario Tenani, di Ottica Tenani: riguarda la fornitura gratuita di occhiali per correggere i disturbi visivi e lacrimali che possono verificarsi durante il ciclo della chemio. Insieme agli occhiali, il kit di sostituti lacrimali. Infine, grazie alla disponibilità di un gruppo di giovani dell’ Associazione Rosolina Style Events, la proposta di aiutare le donne operate con un programma di attività motoria”.
‘Ottobre rosa’ si concluderà l’ 8 novembre, a Rovigo, con un importante convegno su ‘Cibo e psiche’, in collaborazione con Istituto Oncologico Veneto, di Padova.

Per concludere, il grazie sentito a caloroso di Anna Maria Cavallari ai medici del Comitato scientifico di Andos e ai medici ‘prestati’ dall’Azienda Sanitaria ULSS 5; alle strutture sanitarie pubbliche e private che mettono a disposizione spazi per le visite senologiche; alle associazioni di volontariato e alle numerose volontarie Andos sempre disponibili a dialogare e prendersi cura delle donne che si ammalano e a collaborare nell’organizzazione degli eventi di Andos. L’accensione delle luci rosa in sala, seguito da un momento musicale e dal rinfresco, ha dato il via a nuove speranze di vita per tutte le donne.
Lauretta Vignaga
Devi effettuare l'accesso per postare un commento.