Chiuso il 18 maggio scorso, con due mesi di ritardo sulla data prevista del 30 marzo, ‘Ottobre Rosa’ edizione 2016/2017, con la campagna di informazione e prevenzione ‘Donne ….il seno di poi’, promossa da ANDOS onlus, ha registrato numeri davvero confortanti, superiori a ogni aspettativa.
I dati del report conclusivo, presentato ieri mattina, 4 luglio,  in Cittadella Sanitaria, durante l’incontro tra la presidente Andos, Comitato di Rovigo, Anna Maria Cavallari Monesi, assieme ad alcuni medici collaboratori, e i rappresentanti i della Azienda ULSS 5 Polesana, dott. Edgardo Contato, direttore sanitario, e dott. Urbano Brazzale, direttore Servizi sociali,    citano 372 visite effettuate in 18 Comuni della provincia, a partire da novembre 2016. A questo numero si devono aggiungere altre 411 visite fatte nel mese di ottobre, per un totale di 783 visite eseguite. Aggiungendo le donne che si sono avvicinate agli ambulatori per informazioni e consigli, e coloro che hanno preso parte ai vari incontri informativi, susseguitisi da ottobre al 12 maggio,  si può ben concludere che di prevenzione e diagnosi precoce sono state informate oltre 1.300 donne.
  L’incontro in Cittadella Sanitaria ha messo di fronte, oltre ai già citati: Edgardo Contato e  Urbano Brazzale, la presidente Andos , Anna Maria Cavallari Monesi, il  dott, Fabio De Grandis , direttore sanitario Andos, e il dott. Antonio Gandolfi, comitato scientifico Andos.
    In  rappresentanza del  direttore generale Az. ULSS 5, Antonio Compostella, Edgardo Contato ha sottolineato l’ importanza fondamentale della collaborazione tra azienda ospedaliera e l’associazione di volontariato Andos per dare risposte ai cittadini – le donne in particolare –  che devono affrontare un un problema grossissimo quale il tumore al seno. ” L’azienda ULSS 5, non è preparata in  merito perché sta facendo con dignità il proprio dovere di diagnosi e cura pur se il lavoro di screening è altrettanto importante. ” Ogni anno la nostra azienda, con la Breast Unit,  esegue 150 interventi alla mammella e c’è il problema della vicinanza alla paziente che deve affrontare l’intervento. In questo percorso,  la collaborazione con  Andos con  uno specifico programma dedicato alla prevenzione e il cammino di sostegno post intervento, risultano fondamentali . Un ruolo di spicco raggiunto dall’associazione a supporto e integrazione della attività dell’ULSS ” – ha concluso.
   “Oggi siamo qui per presentare le attività  e le iniziative di Andos a cominciare dai dati di ‘Ottobre rosa’  – ha spiegato la presidente.  Un patto di alleanza siglato con i 50 Comuni della Provincia che, fatto unico in Italia, hanno tutti aderito al programma di prevenzione dedicato ai cittadini. Lo screening è cominciato su iniziativa di Andos e Lega tumori e siamo sempre stati quelli che si sono impegnati, in prima linea, per le visite alle donne che non rientravano nella fascia di età prevista per questo controllo. Anche ‘Ottobre rosa’ è iniziato per  nostro impulso; ripreso da una iniziativa degli Stati Uniti avviata oltre 30 anni fa. Ogni anno la riproponiamo con la collaborazione di un  gruppo di volontari, personale formato e specialisti si impegnano volontariamente con visite, e incontri formativi. Se non si esaurisce l’elenco delle visite nel periodi stabilito, vengono individuate altre settimane per le visite già richieste. Da oltre 10 anni ci sono medici che collaborano  volontariamente  e tutte le visite sono gratuite. Le strutture sanitarie private mettono a disposizione gli spazi per le visite e possiamo contare sulla collaborazione delle dott.sse  Annamaria Del Sole e Silvia Toso dell’ Az ULSS 5 Polesana per la Breast Unit, inserite nel Comitato Scientifico Andos Rovigo.
    Abbiamo la possibilità di tenere incontri informativi, parlare del ‘problema cancro’ con la popolazione in maniera meno drammatica, grazie all’organizzazione di eventi piacevoli, come concorsi letterari, gare sportive e concerti. Quest’anno, però, alcune strutture sanitarie private non aderiscono alla campagna di prevenzione perché, finora, hanno potuto rinnovare la convenzione con noi” – ha concluso Cavallari Monesi.
   “Tutti gli interventi chirurgici sono stati dislocati a Rovigo” – ha precisato il dott. Contato. “Gli interventi diagnostici sono
dislocati sul territorio ma radiografie e screening vengono analizzati solo nel centro Tumori a Rovigo e ogni lettura di  mammografia  viene fatta da due persone diverse. Nei casi di intervento e ricostruzione del seno l’ accompagnamento psicologico post operatorio è svolto dalle collaboratrici di Andos che integrano il lavoro dell’ospedale prima, durante e dopo l’ intervento”.
    Inserendosi nel dialogo, Urbano Brazzale ha definito Andos una sentinella sul territorio sia per l’opera di prevenzione che post operatoria, e il sostegno psicologico al momento del ritorno a casa. Sia in caso di guarigione che di sconfitta.
In Polesine – è stato aggiunto – il cancro colpisce il 12% della popolazione femminile, in linea con il trend nazionale. Ripercorrendo la sua collaborazione con Andos, iniziata nel 2011, Fabio De Grandis ha sottolineato l’aumento progressivo, negli anni, della richiesta di visite che hanno obbligato i medici ad effettuare le prestazioni solo su appuntamento. Dal canto suo,  Antonio Gandolfi ha precisato l’aumento dell’incidenza del tumore al seno nelle donne sotto i 50 anni e in quelle oltre i 70; dati  che inducono ad abbassare sotto i 45 anni e ad alzare oltre i 70 le età in cui il controllo è obbligatorio.
Lauretta Vignaga