Dall’ Esoterismo al Simbolismo, dal Mistero, al Sogno alla Magia. A Palazzo Roverella una mostra unica nel suo genere.
 Rovigo, Veneto –   Novità assoluta in Italia e in Europa; unica nel suo genere e difficilmente ripetibile per la grande quantità di opere provenienti dall’estero e da collezioni private, la mostra, inaugurata venerdì 28 settembre a Palazzo Roverella, incuriosisce e affascina già a partire dal titolo: ‘Arte e magia’.
 Curata da Francesco Parisi, raccoglie circa 250 opere di oltre un centinaio di maestri, tra i più noti e rappresentativi delle correnti esoteriche che esplosero in Europa tra il 1860 e il primo quarto del ‘900.  E  testimoni dell’influenza che queste esercitarono sulle arti figurative, ad iniziare dal Simbolismo – che indagava il mistero e il sogno – fino alla nascita  delle avanguardie storiche, passando per la psicanalisi e l’inconscio. Tra  loro, citiamo: Rodin, Munch, Klee, Mondrian, Previati, Basile, Kandinsky, Martini, Russolo, Balla. Un evento dal fascino straordinario per l’insolito e intrigante connubio tra arte e magia.
   Divisa in 11 sezioni, la mostra si apre esplorando l’interesse per le dottrine ermetiche ed esoteriche, ricche di figurazioni e miti, demoni e spiriti, streghe e maghi, vampiri e divinità antiche che inondarono,  con le loro suggestioni, le  arti figurative, intrecciandosi con la letteratura e l’architettura del Vecchio Continente. In tale clima, trovarono terreno ideale nuove correnti artistiche, come il Simbolismo, e teorie come la Psicanalisi, legate tra loro dal comune desiderio  di indagare l’occulto, il sogno, l’inonscio. Lo stesso legame che, qualche anno dopo, emergerà nelle prime avanguardie del Novecento e, a seguire,  nel Futurismo  e nell’ Astrattismo. L’Esoterismo è l’aspetto spirituale del mondo, inaccessibile all’intelligenza cerebrale. L’origine del nome è collegata al verbo greco ‘far entrare’,  offrire, cioè, agli uomini la possibilità di penetrare nell’interiore attraverso l’esteriore; rivelare, quindi, una verità nascosta. L’influenza della cultura esoterica sulle arti figurative fu preminente nel territorio tra la Francia e il Belgio e talmente popolare tra gli artisti che l’opera ‘ I grandi iniziati’ divenne un ‘best seller’ mondiale.
     Il percorso della mostra ‘Arte e Magia’ si apre, quindi, con un ‘Invito al silenzio’: le mani  appoggiate sulla bocca o  il dito posto davanti ad essa,  per  intimare il silenzio, non divulgare i segreti ma anche per ascoltare l’inconscio. Solo così l’uomo può accedere al ‘Tempio’,  seconda tappa del percorso di iniziazione, dove l’architettura esoterica e la progettazione di templi e altari connotano il panorama dell’arte. In esposizione opere di: Gustavo Giovannoni, Ernesto Basile, Hermann Obrist.
   ‘ Psyche, Cosmo, Aura è il contenuto della terza sezione, basata sull’elemento ‘luce’, a cui si fece ricorso per rappresentare i fenomeni psichici e invisibili, apparizioni spiritiche, telepatia. A illustrarli opere di Piet Mondrian, Previati, Romani, che segnano il momento di passaggio dall’estetica simbolista a quella modernista e avanguardista. Qui la luce, però, è sempre circondata dal buio, mentre nelle tre tappe che seguono, gli artisti riscoprono il fascino di opere oscure, impressionanti, sconvolgenti, misteriose forme ancestrali dell’inconscio collettivo o di speculazione mistica. Da citare opere di Auguste Rodin, Vasilij Kandinskiy, Edvard Munch. Sono le sezioni. ‘Diavoli, Streghe e Maghi’,  ‘Lucifero’,  ‘Spiritismo’  e la ‘Vague spiritistica’ a cui la borghesia fin de siècle si interessò con fervido entusiasmo che fece esplodere la moda delle sedute spiritiche e portò alla scoperta di nuovi linguaggi artistici come: ‘il disegno automatico e la fotografia futurista. Molti gli autori che vi si ispirarono per romanzi e dipinti : Edvard Munch, Albert von Keller, Austin Osman Josef Vàchal, Gabriel von Max.   Poi, entrano in scena ‘La notte e i suoi invitati’, demoni e animali, vampiri e pipistrelli e conigli, questi ultimi abituali compagni delle streghe.
        Sul finire dell’ 800 dallo  Spiritismo si ritorna all’anima, alla luce che si irradia dall’oriente e dall’India. Il Buddismo e lo Yoga diventano la nuova filosofia di vita.   Pittori e scultori ma anche  viaggiatori, scrittori e giornalisti trovarono, nelle religioni orientali, una moda alternativa alle riflessioni sul cristianesimo E’ il contenuto di ‘Ex Oriente Lux, sezione che raccoglie lavori di Sascha Schneider, Jean Delville, Odilon Redon.
     All’inizio del nuovo secolo, nella fenomenologia evolutiva delle forme della modernità, esercita una notevole influenza il pensiero di Arthur Schopenhauer sull’esperienza artistica a causa della sua incompatibilità con la scienza e, soprattutto, per i suoi scritti dedicati sia alle scienze occulte sia alla spiritualità orientale. Sulle orme del pensiero di Schopenhauer nacque una comunità utopica e anticonformista che praticava il rifiuto del mondo borghese. Uno dei centri di questa comunità utopica, chiamata ‘Monte Verità’, fu la collina di Monescia, vicino ad Ascona. I suoi adepti praticavano il nudismo e il vegetarianesimo per fuggire dalla civiltà industrializzata . Ascona venne definita espressione perfetta che ben sottolineava il significato vacuo di tutte le tendenze occulte che avevano popolato i sogni spirituali di molti artisti all’alba della modernità.
   Fra i circoli esoterici che ispirarono gli artisti nell’ultimo decennio dell’ 800, un posto centrale è occupato dalla ‘Rosacroce’ di Joséphin Péladan.  Appassionato di occultismo, Péladan aveva partecipato alla creazione dell’ Ordine cabalistico della Rosacroce assieme a Stanislas de Guaita, ridando vita a diverse fratellanze ermetiche dello stesso nome. Pèladan, però, aspirava ad affermarsi anche come occultista, romanziere, moralista, filosofo ed esteta.Dotato di cultura enciclopedica e grande conoscitore dell’ arte antica, soprattutto italiana, e molto legato al cattolicesimo, aspirava a restituire all’arte una sacralità che riteneva perduta; il suo obiettivo, infatti, era riconciliare l’arte con la misticità, creando un nuovo ordine: quello della ‘Rosa-Croce Cattolica del Tempio e del Graal. La creazione dei Salons de la Rose-Croix, organizzati a Parigi tra il 1892 e il 1897 accoglieva artisti che aderivano al rifiuto del materialismo e del naturalismo per un bisogno di mistero e spiritualità. L’ esoterismo e il cattolicesimo avevano lo scopo di restituire all’espressione artistica il suo mistero. 
  A completare la ricchezza della mostra la sezione ‘Esoterismo e Occultismo nella grafica e nella illustrazione.
Lauretta Vignaga