Rovigo, Veneto – ‘Ai confini dello spazio è il titolo che contrassegna la conclusione della seconda settimana del corso di alta formazione per danzatori contemporanei  inserita nel progetto ‘Arting Pot – Fusioni d’arte. Focus della sessione il rapporto tra danzatori e lo spazio concluso, in questo caso la gradinata e il portico del palazzo della Gran Guardia, che custodisce busti, lapidi e memorie di uomini che hanno dato la vita per la patria. Un luogo affiancato da una sala destinata a incontri e convegni pubblici, anch’essa luogo concluso dove aleggiano ancora memorie di sacrifici e dolore degni  di rispetto e venerazione.
    La gestualità dei singoli partecipanti al corso e del gruppo, considerato nella sua unità, studiata e messa a punto da Riccardo Meneghini, coreografo e ballerino, ospite e referente di una intensa settimana di perfezionamento. Iniziando dalla scalinata esterna, i danzatori si sono seduti e poi sdraiati, procedendo con movimenti lenti verso il portico dove hanno iniziato un percorso dall’estrema parte sinistra verso il lato destro, rivolto alla piazza sottostante, alzando le braccia e piegando il busto in avanti, sfiorando la parete di fondo e le lapidi che ricordano i martiri della patria. Trascinandosi con fatica sono entrati nell’edificio storico dove singolarmente e poi in coppia e in gruppo hanno reso con intensità di partecipazione e condivisione emozionale la tristezza che aleggiava attorno e condizionava i loro movimenti. 
  Il corso riprende lunedì 17 con la guida di Danilo Colonna, altro coreografo di altissima formazione, che accompagnerà il gruppo dei danzatori contemporanei alla conclusione definitiva con la performance ‘Motor’ che si svolgerà in piazza Tienanmen, alle 19.30.
Lauretta Vignaga