Este, (Padova) – Veneto.  Una sensibilità nuova e diversa pervade le sculture di Carmine Tisbo in mostra alla Pescheria Vecchia di Este fino al 18 di questo mese. L’inaugurazione, sabato 7 aprile, dell’evento ‘Il volto della Sindone’ ha suscitato, da subito, grande interesse di pubblico per il mistero che da secoli avvolge il Sacro Lenzuolo e il tema della giustizia sociale che Cristo ha sempre sostenuto e diffuso durante la sua vita in mezzo a noi.
Le sculture in terracotta, esposte nella Pescheria vecchia di Este, sono quelle classiche della produzione di Carmine Tisbo: Cristo fatto uomo che si trascina, con grande sofferenza,verso la croce; il corpo stremato dalla flagellazione  issato sulla croce, le mani e i piedi trafitti dai chiodi per prolungare l’agonia. Quello che cambia è lo spirito con cui l’artista di Lendinara ci coinvolge in questo percorso: il desiderio di spingerci a riflettere sulle enormi ingiustizie che pesano sulla coscienza della società contemporanea. L’indifferenza, l’emarginazione, la ‘cultura dello scarto’ che colpisce chi non ha lavoro, potere economico, cultura, una casa dove stare. Quelli che non contano nulla, di cui nessuno si accorge e si fa carico. “Cristo, però, non ha scartato nessuno” – commenta Carmine accompagnando i visitatori fra le sculture e le istallazioni presenti nella sala. “Il Cristo di oggi non è diverso da quello di ieri: egli è carcere se uno dei suoi figli è là; soffre al fianco di chi soffre, è malato, affamato, insultato, come chiunque si trovi nelle stesse condizioni. Accanto ad ogni sua creatura che affronta lo stesso calvario”.  A dimostrarlo tangibilmente le sculture di Cristo con la testa fratturata, il corpo imprigionato in una struttura di ferro, o rinchiuso in una specie di gabbia dove le membra  e l’anima sono straziati allo stesso modo.
A rendere ancor più significativa l’esposizione ci sono le sculture in terracotta bianca con la Madonna che regge in grembo il corpo staccato dalla croce; le immagini del viso dolcissimo di Maria, chiuso nel dolore più cupo. Altri lavori, di ispirazione astratta, ricordano i momenti più salienti della vita di Gesù e della madre sua: l’Annunciazione, il Magnificat, la Crocefissione e la Deposizione. Un posto di rilievo è stato riservato alla terracotta bianca che rappresenta ‘Il volto della Sindone’, di recente accolto ed esposto nel Museo della Sindone di Torino.
L’inaugurazione della mostra, a Este, ha registrato la partecipazione di alcuni rappresentanti dell’amministrazione locale: dal sindaco Roberta Gallana al vicesindaco Aurelio Puato con alcuni assessori. Per il Comune di Lendinara c’erano l’assessore Francesca Zeggio e la presidente della Pro Loco, Alda Marchetto. Un particolare ringraziamento è stato rivolto a Gianni Paiola, referente degli sponsor, tra cui la concessionaria Peugeot di Este  e la ditta Eska, prodotti per la panificazione, sempre di Este. Preziosa la collaborazione svolta da Maria Daniela Pizzo, referente dell’associazione ‘Luce’.
La mostra è a ingresso gratuito e si può visitare  con orario: 10,30 – 12,30 e 16,30 – 19,30, tutti i giorni.
Lauretta Vignaga