Il ruolo fondamentale di Estetiste e chirurgo estetico dopo il cancro al seno


Dalla presidente ANDOS, Anna Maria Cavallari Monesi, che ha sostenuto con forza la
realizzazione del convegno, l’affermazione dell’ importanza di operare in sintonia. “Questo incontro è, per me, l’inizio dell’andare ‘insieme’, perché, lavorando sul territorio, c’è sempre un ‘prima, durante e dopo’ del processo di sensibilizzazione che ora coinvolge tutti i Comuni del Polesine. Un evento unico in Italia. Oggi ci sono qui con noi due specialiste donne, di grandissimo valore per la bellezza ‘curata’ che si esplica nei rapporti con la famiglia e con la società. Andos si è sempre spesa per la cura della donna, ad iniziare dal problema della caduta dei capelli. L’abbiamo seguita nella riabilitazione nei centri Andos, nel fornirle quei supporti che l’aiutano a non apparire ‘diversa’. E le donne hanno ricambiato le attenzioni diventando, a loro volta, volontarie dell’associazione, mettendosi al fianco di altre donne che sono entrate nel tunnel della malattia. Sono con noi: Samantha Serpentini, dirigente psicologo Azienda Ulss 3 di Bassano del Grappa – IOV-IRCCS Padova; Veronica Biondin, chirurgo senologo, Casa di cura Santa Maria Maddalena, Rovigo; Rossella Sferrazza, specialista in chirurgia plastica, ricostruttiva ed estetica, Clinica Città Giardino, Padova. Tre specialiste che collaborano con Andos”.
Sottolineando che il cancro alla mammella sta aumentando fra le donne sotto i 40 anni, soprattutto quelle che lavorano e devono essere restituite al ruolo di mogli e madri, Veronica Biondin ha spronato donne e ragazze ad approfondire la conoscenza anatomica del proprio seno e tenerlo sotto controllo con l’autopalpazione; se ci sono dei noduli non esitare a contattare il medico.”Il cancro al seno si può sconfiggere se viene individuato presto e se i controlli – mammografia o ecografia – sono frequenti. Quando la diagnosi è positiva, il trattamento deve essere deciso caso per caso, con la paziente stessa. Se la diagnosi è precoce si procede con la chirurgia conservativa; nei casi avanzati c’è l’asportazione totale” – ha spiegato.
La parola è passata, quindi, a Rossella Sferrazza, specialista in chirurgia plastica. ” Alla chirurgia plastica, ricostruttiva o estetica, è affidato il compito di conservare il seno, simbolo della femminilità, ricostruendo le parti lesionate o amputate, senza tralasciare la funzione dell’organo. Si impiegano protesi o lembi del corpo della paziente, per un risultato il più soddisfacente possibile” – ha aggiunto.
Samantha Serpentini, psiconcologa di grande esperienza, ha premesso: “Una diagnosi di cancro sconvolge la vita e apre una fase difficile e dolorosa. Alla fine del percorso, la donna si ritrova diversa e si interroga su cosa dovrà affrontare e come cambierà la sua vita. Determinante la vicinanza di altre donne che hanno affrontato e vinto la malattia”. E’ seguita la lunga lista delle problematiche che le donne operate al seno si trovano ad affrontare: dal rapporto di coppia, alla sessualità, alla comunicazione con i figli adolescenti. Sfide che richiedono forza e determinazione per trasformarsi in occasione di crescita.
Ha concluso il convegno Emanuela Marangon, vice presidente provinciale CNA, con brevi sottolineature sull’argomento trattato.
Lauretta Vignaga
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