Teatro, Arte, Cultura, Inclusione – T.A.C.I. – contro la violenza sulle donne.
Un nuovo progetto di Auser Veneto
Rovigo, Veneto –   La violenza sulle donne è un problema sociale di cui, con grande difficoltà, la pubblica opinione ha iniziato a prendere coscienza. Nel caso di violenza su donne anziane, tuttavia, il tema sembra essere ancora un tabù. Non esistono dati certi sul fenomeno, ma  l’esperienza della rete nazionale Auser fa  ritenere che il numero di donne di età compresa tra i 70 e gli 85 anni sia vittima di violenze  tutt’altro che trascurabili.
Un tema molto doloroso  su cui Auser Veneto vuole intervenire con il progetto “T.A.C.I. – Teatro, Arte, Cultura, Inclusione contro la violenza sulle donne”,  giudicato il miglior progetto su scala regionale e, per tale ragione,  finanziato dalla Regione  Veneto con risorse  del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.
    “Grazie a numerose campagne di sensibilizzazione – dichiara  Maria Gallo, presidente regionale  Auser – è aumentato il numero di donne che denuncia molestie e violenze, soprattutto in ambito domestico. Un numero che, secondo le statistiche, cala di molto  per le fasce d’età superiori ai 65 anni. Non perchè  le donne anziane siano esenti dal problema, quanto, invece, perchè violenze psicologiche e fisiche, limitazioni e raggiri  non viene quasi mai denunciato. Situazioni famigliari dove condizionamenti sociali e culturali derivano dal perpetrarsi di rapporti di genere di tipo patriarcale, in cui comportamenti di abuso e violenza erano considerati “normali, quindi  non denunciati. Con T.A.C.I. noi vogliamo ribadire con ogni mezzo che:  La  violenza non è normale!”    
    Il progetto “T.AC.I. – Teatro, Arte, Cultura, Inclusione contro la violenza sulle donne, presentato alcuni giorni fa nella sede della Provincia di Rovigo, è promosso da AUSER Veneto in collaborazione con la rete di circoli territoriali e Università Popolari dell’associazione e prevede azioni di sensibilizzazione e informazione dislocate in numerosi comuni della Regione.
  “Un progetto  che – seguendo le parole di Marinella Mantovani, presidente di Auser Polesine –  vuole contribuire a costruire una nuova cultura del rispetto, della condivisione e della qualità nelle relazioni tra uomini e donne. La violenza di genere, infatti, è una delle più rilevanti problematiche sociali a livello mondiale e nazionale, di cui si è iniziato a discutere negli ultimi anni grazie all’ aumentata  presa di coscienza collettiva verso la necessità di denunciare le varie  forme di vessazione e maltrattamento. Nell’ambito del progetto saranno attuate azioni di sensibilizzazione diffusa verso la la violenza di genere, intesa come maltrattamenti, vessazioni, privazioni, raggiri e violenza vera e propria, fisica e sessuale. “T.A.C.I.” mira a far riconoscere la violenza di genere  sulle donne, in particolare su quelle anziane, sostenendole in  una presa di coscienza collettiva.
     “E’ noto che temi delicati  come quello della violenza di genere e dei maltrattamenti sugli anziani devono essere trattati con la dovuta delicatezza e serietà, soprattutto quando ci si rivolge ai più giovani. È, quindi, indispensabile servirsi di mezzi  e modelli di comunicazione  ‘accattivanti’ e immediati con  i ragazzi e  le comunità locali. In particolare  del linguaggio artistico,  street art,  danza e  teatro adatti a diffondere messaggi forti in modo più adeguato alle situazioni delicate”  – ha concluso Gallo”.
Tra le iniziative messe in campo dal progetto: incontri pubblici di formazione e informazione, attività artistiche per i ragazzi delle scuole medie, tra cui proposte  di street art come messaggio permanente per le comunità, spettacoli di danza e teatro, realizzazione di una pubblicazione con storie di vita vissuta raccolte dai volontari Auser. Inoltre: una quadrangolare di rugby femminile e  una campagna informativa on line e off line che coprirà l’intero territorio regionale.
     Grazie al supporto della rete AUSER e degli Enti Locali aderenti, T.A.C.I. si propone di contribuire a sviluppare coscienza civica e rigetto di ogni forma di violenza.
Lauretta Vignaga