Rovigo, Veneto – Con il format  ‘Donne da palcoscenico’, Minimiteatri  è fra i protagonisti della stagione di prosa del Teatro Sociale di Rovigo 2018.
La rassegna, che prende il via il 12 maggio, prosegue nel  percorso di ricerca dell’ eccellenza e di valorizzazione delle risorse artistiche e culturali del territorio, nonché di impegno a fare del Teatro un luogo aperto, vivo e vissuto da un pubblico sempre più vasto ed eterogeneo.
Donne da Palcoscenico, giunta  alla  IV edizione, accompagnerà tutto il Maggio Rodigino con cinque appuntamenti: tre spettacoli e due conferenze completamente dedicati a personaggi femminili. Tutti gli spettacoli si svolgeranno al Teatro Sociale con inizio alle 21.
La presentazione della rassegna, a Palazzo Nodari, ha registrato la soddisfazione dell’assessore alla Cultura Alessandra Sguotti, che ha definito il progetto molto intenso perchè permette di interagire con tante realtà del territorio, tra cui anche la ‘Dante Alighieri’, con la sezione giovani, le scuole, fino alla conclusione  di un laboratorio per attori non professionisti svoltosi al Museo dei Grandi fiumi. Sinergie che ci portano ad avere un bellissimo cartellone. Un ringraziamento a Minimiteatri con il  presidente Ruggero Zambon, e la direttrice artistica Letizia Piva; alla Dante Alighieri, all’Accademia dei Concordi, che ospiterà un incontro, alla Fondazione per lo sviluppo del Polesine in campo letterario, artistico e musicale che promuove il Maggio Rodigino,  di cui la rassegna fa parte.
Diretto da Letizia E.M. Piva, il format, ‘Donne dell’altro mondo’ è composto da tre spettacoli ( uno anche per Teatro Ragazzi), un Laboratorio Teatrale e due conferenze di introduzione ed approfondimento, ospitate in Accademia dei Concordi.
Si tratta di donne che, nello spettacolo del 12 maggio -‘ Nell’Inferno le Donne’, recitato dagli artisti di Minimiteatri e dagli allievi del Laboratorio Teatrale – appartengono all’oltretomba e Dante incontra nel ‘suo’ Inferno.
Sono anche donne che, vivendo in zone di guerra come in Balkan Burger, il secondo spettacolo del 20 maggio, con protagonista  Ambra Angiolini, sono costrette a inventarsi ogni giorno un’identità diversa per sopravvivere alle ideologie  che si distruggono tra loro e ai maschi padroni che le governano. Donne che eroicamente continuano il loro cammino,  con caparbia fede in se stesse.
Sono, infine, in ‘Quello che le donne (non) dicono’ interpretato da Francesca Reggiani, in scena il 25 maggio, brillanti e ironiche interpreti del proprio tempo in un viaggio tra le tantissime sfumature della crisi spirituale, sociale, relazionale e sessuale che sta attraversando l’Italia.
“Il progetto che apre la rassegna  – ha spiegato Letizia Piva -, è “Nell’inferno, le donne”, che  conclude un laboratorio bisettimanale di 30 allievi, iniziato  a novembre. Un progetto complesso perchè unisce la società Dante Alighieri con un percorso di formazione nelle scuole, le conferenze del 9 e del 17 maggio con Anna Zoppellari al Ridotto del Teatro Sociale e, in Accademia dei Concordi, sculture di Giorgio Mazzon con presentazione del suo libro in Accademia. I costumi sono di Thierry Parmentier, musiche di Franco Piva eseguite da Fagnocchi. Il secondo spettacolo unisce Stefano Massini del Piccolo di Milano che ha messo a disposizione il testo su approvazione dell’attrice Ambra Angiolini. Spettacolo richiesto da l’Eliseo a Roma che riprenderemo con Arteven. Infine la verve di Francesca Reggiani che conclude con sguardo scanzonato e un sorriso la rassegna. Tutti  appuntamenti imperdibili. Un ringraziamento a chi ha collaborato: da Claudio Ronda direttore artistico di Fabula Saltica, al Conservatorio, il Maggio Rodigino, la Dante Alighieri, il Teatro, l’Accademia dei Concordi e coloro che ci hanno aiutato in questo  progetto.
Soddisfatta anche  Mirella Rigobello, presidente della Dante, soprattutto per la partecipazione del gruppo giovani; Anna Zoppellari dell’Università di Trieste, che ha curato l’organizzazione scientifica e il coordinamento del ciclo di incontri; Virgilio Santato presidente della Fondazione  per lo Sviluppo del Polesine.
 “Il Gruppo Giovani del Comitato Dante Alighieri di Rovigo ha avuto  l’ opportunità di partecipare attivamente alla divulgazione  del lavoro teatrale,  presentando il  loro lavoro “dantesco” nelle scuole,  riuscendo ad interessare e coinvolgere i loro coetanei  e ottenendo il plauso dei docenti – ha concluso Rigobello.”
“Durante il workshop del 9 maggio dal titolo Oltre Beatrice, vedremo insieme quali eredità ci hanno lasciato, non solo nella letteratura, le donne dantesche”,  ha aggiunto la signora Zoppellari.
Il sindaco Massimo Bergamin ha sottolineato la valenza di questa rassegna che va ad arricchire il panorama culturale cittadino.
Minimiteatri nasce nel 2005 dall’incontro di personalità artistiche provenienti da molteplici ambienti. Porta sulla scena spettacoli frutto di un’attenta ricerca estetica sia nel linguaggio che nella interpretazione drammaturgica, con un allestimento minimale che punta su pochi elementi densi di significato e capaci di emozionare il pubblico.
La compagnia è formata da artisti professionisti in carriera e giovani attori emergenti.
Tutte le informazioni si possono trovare sul sito https://www.minimiteatri.it/ e sulla pagina Facebook https://www.facebook.com/Donnedapalcoscenico/