Donne il seno di poi

‘Donne il seno di poi’.  Prevenzione e controlli  periodici gli strumenti vincenti’.
Preceduta da un affollato incontro di donne di età diverse, si è svolto alcuni giorni fa, nel salone della Cittadella Sanitaria di Rovigo, l’incontro  organizzato da Anna Maria Cavallari Monesi, presidente ANDOS, Associazione nazionale donne operate al seno, in preparazione dell’apertura di ‘Ottobre Rosa’ il mese dedicato alla prevenzione del tumore al seno, una delle malattie più diffuse fra le donne.
Molte le rappresentanti di associazioni di volontariato, di medici e specialisti che curano questa grave patologia  hanno portato la testimonianza della loro esperienza a sostegno e conforto dei presenti.  Il calo della diffusione del Covid 19, ha, per contrasto, messo in risalto la necessità della prevenzione  e il valore immenso del tempo che tante persone, ormai libere da impegni di lavoro, mettono a disposizione  di coloro che hanno bisogno di cure e attenzione.  Il periodo post – operatorio, infatti, richiede attenzione per facilitare la piena ripresa della salute.
Ospite della presidente Cavallari Monesi, il professor Francesco De Lorenzo, specializzato in oncologia e diagnosi precoce del tumore al seno, malattia che da sola rappresenta il 29% di tutti i  tumori femminili,  di cui, ogni anno, si scoprono circa    48.000 nuovi casi, mentre in un anno ci sono circa 12.000 casi di morte. Ha  affermato che: “Più veloce è l’individuazione del cancro, più è ridotta la mortalità”.  Un processo in cui è determinante lo stile di vita: l’alimentazione bilanciata, il non fumare, non  bere alcolici, abituarsi a controllare di frequente il proprio seno per verificare la presenza di noduli o di formazioni particolari, soprattutto se la donna è nella fascia di età fra i 35 e i 40 anni. Età che si può estendere fino ai 70 – 72 anni.
L’attenzione del pubblico è stata, quindi, richiamata dal professor DE Lorenzo sui diversi  tipi di ecografia che oggi si possono eseguire sulla mammella a seconda che si tratti di un seno denso; di seni adiposi, o altro.
Poi è emersa la difficoltà che riguarda molti malati di cancro: il problema della riabilitazione, l’impossibilità di riprendere la normale attività della vita di tutti i giorni; i nuovi bisogni e i nuovi diritti; le terapie e le cure palliative, e, a volte, anche la  scoperta di un nuovo tumore o l’impossibilità di avere dei figli.
La prevenzione è fondamentale anche in quanto il cancro può essere ereditario, dipendere da mutazioni genetiche  o altro.
A concludere l’incontro l’accensione  delle luci rosa e un arrivederci a tutte le donne nei luoghi di ‘Ottobre Rosa’.
Lauretta Vignaga