Ceregnano, (Rovigo),  Veneto –    Proseguono gli appuntamenti con l’arte e la fotografia organizzati dalla Biblioteca del Comune di Ceregnano. Grazie all’impegno dell’assessore Elisa Chinarello e alla disponibilità del fotografo Roberto Bottari, più volte protagonista con le sue straordinarie collezioni fotografiche,sabato, 24 febbraio, è stata inaugurata una mostra dedicata alla montagna. Paesaggi straordinari di cime innevate, rocce e pareti a strapiombo e picchi che si protendono verso il cielo, quasi a volerlo toccare. Pareti di ghiaccio e cascate di ghiaccioli, nati dalla neve sciolta dal sole alla mattina  e ricompattati dal freddo della notte incipiente.
  Scenari incantati che lasciano senza parole chi vi si trova davanti: la luce che s’irradia tra i rami degli alberi all’alba e il globo infuocato del sole  che, con il trascorrere delle ore, sale rapido nel cielo donando vita ad ogni cosa. Di frequente, nel pomeriggio,  cumuli di nubi tempestose ‘oscurano l’orizzonte mentre tuoni e scrosci di pioggia costringono a cercare un  riparo. Passata la tempesta, nel quadrante del cielo appare l’arcobaleno a siglare la pace tra l’uomo e l’universo.
  L’asprezza dei luoghi, tuttavia, i pericoli che nascondono, le insidie sempre in agguato per l’esposizione della roccia al sole e al gelo, non bastano a frenare
l’  entusiasmo degli appassionati scalatori. Intrepidi e caparbi, non esitano a cimentarsi con situazioni estreme in cui assumono il ruolo di una formica che sfida un gigante. E non sempre si vince. Chi viene colpito dalla ‘Mal di montagna’, difficilmente guarisce; vittorie e sconfitte si alternano mettendo in campo tutte le forze fisiche e morali di uomini e donne che si aggrappano alla roccia dopo averla spezzata, ferita, violata a colpi di piccone per fissare i chiodi, le corde i ferri e le imbracature per continuare a salire, un passo dopo l’altro, verso un traguardo da ricordare per tutta la vita.
 Una carrellata di emozioni quello che regala la mostra allestita, fino al 10 marzo nella Biblioteca di Ceregnano,  capace di coinvolgere anche coloro che guardano alle alte cime   con lo spirito del ‘turista della domenica’ perché le immagini dei luoghi fotografati  sono davvero belle.
Lauretta Vignaga