Rovigo, Veneto – Ultimi giorni per visitare la mostra di pittura e scultura di Giacomo Ditano, allestita in Pescheria Nuova fino al 28 marzo.

Una esposizione che colpisce per la peculiarità di quello che si vede e le modalità di intervento dell’artista. Si tratta di recuperi, oggetti rovinati, buttati via senza tener conto che sono la storia di ieri, il passato da cui deriva il presente. Legni consumati dal vento e dal sole, chiodi, catenacci, spranghe di ferro arrugginiti, pezzi di rete, catene, sbarre di cancelli divelti, trasformati in qualcosa di completamente diverso dalle mani e la fantasia di Giacomo Ditano.
Sculture in legno da appendere al muro come sostegno di un orologio; assi tarlate, ornate da minuscole sculture, dorate o argentate, avvolte in spirali di anelli, che cambiano l’aspetto delle pareti di un soggiorno moderno. Materiale trattato con il fuoco, annerito e ripiegato ai bordi, che diventa arte materica grazie a pennellate di rosso intenso che si allargano dal foro praticato al centro, dove una lampadina indica una via di fuga verso l’ignoto.


Solo alcuni esempi di una creatività ricchissima che non trova ostacoli; sempre pronta a stupire e coinvolgere.
Lauretta Vignaga
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