Rovigo, Veneto  –   Ultimi giorni per visitare la mostra di pittura e scultura di Giacomo Ditano, allestita in Pescheria Nuova fino al 28 marzo.
 Una raccolta di oltre sessanta opere che raccontano gli ultimi 10 anni di attività dell’artista di Guarda Veneta, da sempre attento e interessato alle cose che testimoniano la vita vissuta e il tempo trascorso.
   Una esposizione che colpisce per la peculiarità di quello che si vede e le modalità di intervento dell’artista.  Si tratta di recuperi, oggetti rovinati, buttati via senza tener conto che sono la storia di ieri, il passato da cui deriva il presente. Legni consumati dal vento e dal sole, chiodi, catenacci, spranghe di ferro arrugginiti, pezzi di rete, catene, sbarre di cancelli divelti, trasformati in qualcosa di completamente diverso dalle mani e la fantasia di Giacomo Ditano.
Sculture in legno da appendere al muro come sostegno di un orologio; assi tarlate, ornate da minuscole sculture, dorate o argentate, avvolte in spirali di anelli, che cambiano l’aspetto delle pareti di un soggiorno moderno. Materiale trattato con il fuoco, annerito e ripiegato ai bordi, che diventa arte materica grazie a pennellate di rosso intenso che si allargano dal foro praticato al centro, dove una lampadina indica una via di fuga verso l’ignoto.
    Il legno è anche la materia prima della pittura di Ditano: tavole trattate con colori acrilici, distribuiti con pennellate irregolari, più o meno dense, per dare rilievo alla base. Poi entrano in gioco altri elementi: fogli di giornale strappati e stropicciati che mostrano foto dei protagonisti della cronaca; puzzle di titoli e geometrie che emergono dagli strappi delle pagine sovrapposte  che la colla ha fissato insieme. E in un processo che alterna aggiunte e sottrazioni si scoprono pezzi di sacchi di iuta sfilacciati, ripassati con vernice dorata;  pezzi di cartone che emergono dalla parte più bassa e poi si ripiegano gettando ombre sulle cose attorno. Opere dove il colore non è solo il mezzo per definire il contenuto, gli oggetti rappresentati, ma diventa esso stesso spazio e forma. A concludere le sue pitture Ditano spesso aggiunge sottili pennellate a spirale di colore bianco che abbracciano la scena quasi fosse l’intero universo.
Solo alcuni esempi di una creatività ricchissima che non trova ostacoli; sempre pronta a stupire e coinvolgere.
Lauretta Vignaga