Come tradizione, la ‘Giornata della Dante’, il 31 maggio,  ha concluso l’attività dell’ annata 2016 -2017. L’incontro,  nel Salone dei Concerti del Conservatorio ‘F. Venezze’, è stato caratterizzato dall’atmosfera delle  grandi occasioni per le novità annunciate e gli ospiti presenti. Visibilmente soddisfatta la presidente Dante, Comitato di Rovigo, Mirella Rigobello che ha guidato introdotto i diversi momenti e  gli ospiti del pomeriggio, tra i quali  Alessio Arena, giovanissimo poeta e scrittore siciliano, candidato al Nobel per la letteratura dall’Accademia dei Nobili di Firenze. A rendere ulteriormente piacevole e qualificante l’evento la sottolineatura musicale del Trio d’Ance del Conservatorio, formato da Marta Zese, oboe, Francesco Periotto, clarinetto, Diego Cristofari, fagotto.
     ” Oggi siamo qui per accogliere le giovani generazioni della musica e degli istituti superiori che si impegnano nella divulgazione della cultura e nell’arte – ha dichiarato Mirella –  e siamo orgogliosi di avere con noi Alessio Arena, giovanissimo poeta che sta raggiungendo le vette più alte della lirica a livello internazionale”. Prima di entrare nel vivo delle tante cose da festeggiare, tuttavia, la presidente Dante ha voluto ringraziare il direttore del Conservatorio, Giuseppe Fagnocchi, per la convenzione di collaborazione, stipulata con la Dante Alighieri, a sostegno delle attività svolte dall’associazione culturale. La presentazione ufficiale del Comitato Giovani della Dante, ha segnato il traguardo più importante raggiunto dall’associazione nel corso dell’annata. Il terzo Comitato Giovani a nascere in Italia, l’unico nel nord del paese. Scopo da perseguire: il coinvolgimento dei giovani nella diffusione dell’alta cultura sul territorio, grazie a idee e progetti che coinvolgano le diverse realtà sociali. Diciassette i giovani, tra 16 e 26 anni,  che hanno aderito, a cui si è aggiunto Alessio Arena.  Li ha presentati Federica Zannarini, presidente eletta, che ha citato desideri e paure vissuti,  e la decisione finale di mettersi in gioco per promuovere la città, cercando, essi stessi, di capire chi sono e dove vogliono andare. Per tutti le parole di elogio dell’assessore alla cultura di Rovigo, Andrea Donzelli, socio  della Dante Alighieri.
    Poi riflettori accesi sull’ospite d’onore,  Alessio Arena,  la sua esperienza di vita, gli studi e i progetti per il futuro, senza tralasciare le due raccolte di poesie che ha portato con sé a Rovigo. Un grazie a Rovigo e a chi lo ha accolto le prime parole di Alessio sostenute dalla promessa di citare le bellezze della nostra città al Comitato Unesco. Quindi il fuoco di fila di domande di due giovani intervistatori  per tracciare il suo profilo da outsider in un campo, la letteratura e la poesia, profondamente svalutate dal pregiudizio che “con la cultura non si mangia”.  Ne è uscito il ritratto di un giovane di 20 anni, nato a Palermo e, attualmente, studente di Letteratura moderna all’Università locale. Ha citato le tre raccolte di poesie, già pubblicate, il ‘premio Quasimodo’ che ha vinto e la candidatura al Nobel a cui qualcuno ha in mente di proporlo.  Una prospettiva che Alessio non prende sul serio. “La notizia mi ha sconvolto, come sarebbe accaduto a qualsiasi giovane della mia età” – la sua reazione. “Ho pensato a uno scherzo perché ritengo che si tratti di un riconoscimento esagerato nei miei confronti; ma significa anche che la poesia è ancora una cosa viva pur se, negli anni recenti, il Nobel ha premiato attività di tutt’altro tipo.  Ho colpito l’interesse di tantissimi che, pur non essendo scrittori, mi hanno detto di avere una ragione in più, oggi, per seguire gli studi letterari. Per questo metto la mia esperienza a disposizione degli altri per sostenere e incoraggiare chi non sa come dirigersi”. In quanto alla passione per la poesia ha spiegato: “In famiglia non ci sono parenti che la coltivano, fatta eccezione per il bisnonno che scriveva poesie in dialetto siciliano. Quand’ero piccolissimo, trascorrevo il pomeriggio dai nonni e la nonna, maestra elementare, mi insegnò a leggere e scrivere. Poi devo ringraziare mia madre e la sua biblioteca, e, infine, mio padre che mi portava in giro per la città e mi ha fatto amare l’arte”.  Tra gli scrittori  preferiti ci sono: Pasolini e Montale, Alda Merini e Dacia Maraini, Dante, Montale, D’Annunzio. “Ai miei lettori cerco di raccontare l’uomo e il mondo in maniera concreta; disprezzo gli artifizi che allontanano l’arte dalla realtà – ha aggiunto. E ha concluso: “Auspico gente che dia valore a ciò che l’uomo sogna, spera, desidera; al dialogo fra gli uomini e la reciproca realizzazione. Lo studio dei classici non serve a trovare risposte sull’ uomo di oggi ma per stimolare domande. In quanto a me non ritengo  che la poesia possa diventare una professione. Desidero realizzarmi in ambito accademico per trasmettere agli altri i risultati che raggiungo “.
    E’ seguito un reading di poesie tratte dalle raccolte: ‘Cassetti in disordine’ e ‘Lettere dal terzo millennio’. “L’idea del disordine mi è molto cara – ha spiegato – in quanto contrapposizione a tutto ciò che è prestabilito; il disordine è un punto di partenza. La raccolta, scritta durante gli esami di maturità e vincitrice del premio Quasimodo, è lavoro su me stesso, pur se, alla fine, il vero poeta è il lettore che, leggendo, arriva a interpretazioni personali “
  Atto finale della ‘Giornata’ l’assegnazione dei premi ai vincitori del concorso indetto dalla Dante, intitolato: ‘Dante e il bullismo’. Ad aggiudicarseli: Martina Zennaro, ( Ist. Celio Roccati)  3° premio; Giulia Martinello (IIS ‘De Amicis’) 2° premio; Enrico Renesto, (Liceo Celio Roccati), 1° premio. Sponsor della manifestazione:  IRSAP e Veneta Massetti.
Lauretta Vignaga