Rovigo – Non succede spesso di trovare dietro lo stesso tavolo un ironman, una maratoneta, una campionessa mondiale di pattinaggio, una campionessa mondiale di nuoto e due comici che hanno deciso di risalire il Mekong in bicicletta, attraversando Vietnam e Cambogia. Ma mercoledì sera, all’interno del centro di medicina fisica e riabilitazione Fisiosport di Rovigo, tutto questo è successo, dando vita a un dibattito tra sportivi polesani, agonisti e non, che hanno in comune un’unica grande caratteristica: il coraggio di affrontare un’impresa impossibile e realizzarla, mettendoci tutto il loro impegno, determinazione e costanza.

La passione per lo sport fa da cornice a storie di successi conquistati con fatiche, che rispecchiano un modo di pensare di chi non si arrende e affronta le difficoltà della vita con lo stesso spirito con cui si prepara a gareggiare. E’ stata una serata dove il cuore è stato l’assoluto protagonista: puoi allenare le gambe, fare esercizi, prepararti intensamente, ma se non hai la passione che ti batte dentro allora ogni passo è quasi sminuito e perde valore.

Un concetto forte che tutti i “coraggiosi” hanno sottolineato è che i limiti sono solo nella testa. “Grazie a gambe, tenacia, costanza, e la passione per la bicicletta siamo riusciti ad andare oltre i limiti mentali che a volte si mettono, anche involontariamente” hanno spiegato Mattia Casarin e Paolo Franceschini, reduci dalla risalita del Mekong in bicicletta attraversando Vietnam e Cambogia. E la pensa esattamente allo stesso modo anche Michele Aglio, triatleta e finisher a due ironman: “Fare l’Ironman ti porta a conoscerti tantissimo. Sai quali sono i sacrifici da compiere e sai anche che hai bisogno del sostegno di alcuni professionisti che ti seguano durante la preparazione e ti stiano vicino nel tuo percorso sportivo”.

Le soddisfazioni che arrivano quando si raggiunge il proprio obiettivo, che sia agonistico o non, ripagano tutte le ore trascorse ad allenarsi e quando anche un’intera città si ferma per dare il proprio sostegno, le emozioni sono ancora più amplificate. “Per portare a termine la maratona di New York ci vogliono quattro cose: fede in se stessi, fiducia nelle proprie possibilità, determinazione e coraggio” ha raccontato Martina Romagnolo, avvocato rodigino che ha compiuto l’ impresa di correre i 42 Km sotto una pioggia battente.

I coraggiosi che hanno portato le loro storie, sono persone comuni che hanno deciso prima di tutto di sfidare se stessi e e mettersi in gioco. “ Le gambe si possono allenare. Ma la testa può farti brutti scherzi, anche quando sei in gara. E’ lei, infatti, che fa il 50% del percorso che ti porta alla vittoria” ha detto Elena Lago, campionessa del mondo di pattinaggio artistico, entrata in nazionale a 12 anni e vincitrice con il suo partner del campionato del mondo Senior nel 2015. E i sacrifici che ci sono da fare sono davvero molti, soprattutto se si vogliono raggiungere traguardi agonistici. Come quelli conseguiti da Sara Zanca, atleta della nazionale italiana di nuoto per diversamente abili che ha battuto il record mondiale di staffetta in Cina. “Questi ragazzi fanno sacrifici da atleti veri e ci mettono la stessa passione e lo stesso impegno di qualsiasi altro sportivo” chiarisce Nicoletta Carnevale, allenatrice di Sara e vicepresidente dell’associazione Uguali Diversamente.

Durante la serata, Monica Rossetto, titolare di Fisiosport ha colto l’occasione per ringraziare tutti coloro che hanno contribuito a rendere l’inaugurazione del centro di medicina e riabilitazione Fisiosport una serata ricca di emozioni, partendo dai coraggiosi fino ad arrivare allo staff del centro e ai medici che collaborano con la struttura. ”Oggi inauguriamo il centro Fisiosport che è stato completato con la messa in funzione della piscina, fiore all’occhiello della della struttura, facendo diventare il centro un vero e proprio fitness village”.

struttura, facendo diventare il centro un vero e proprio fitness village”.