Il Percorso Diagnostico Terapeutico Assistenziale – PDTA – eccellenza della Rete Oncologica Veneta. Ne ha parlato il professor Franco Conte, ospite ANDOS,  in occasione dell’ apertura di Ottobre Rosa 2018
Rovigo, Veneto – Sala della Gran Guardia affollata di donne, sabato 29 settembre, in occasione dell’apertura di ‘Ottobre Rosa 2018’, mese della prevenzione dal tumore al seno. L’incontro, come sempre organizzato da Associazione ANDOS onlus, guidata dalla presidente Anna Maria, Cavallari Monesi, ha registrato una folta  presenza di sindaci dei 50 Comuni del Polesine, da dieci anni uniti in un patto di alleanza, di cui si è fatta promotrice e garante l’allora presidente della Provincia, dottoressa Tiziana Virgilia, per combattere le neoplasie al seno. Prevenzione che di recente si è estesa anche al polmone e al colon.  Ospite dell’incontro il professor Franco Conte, coordinatore scientifico della Rete Oncologica Veneta.   
     “La difficoltà crescente della Sanità pubblica a rispondere alle necessità di tutti i cittadini, difficoltà che in altri Stati, ad esempio gli Stati Uniti, si trasforma in un dramma per l’intera famiglia quando si presenta una patologia oncologica, ha obbligato il sistema sanitario  veneto ha fare scelte molto precise e mirate” – ha cominciato a spiegare il professor Conte.
  La realizzazione della Rete Oncologica Veneta, cinque anni fa,  ha permesso di garantire la sostenibilità dell’assistenza a tutti i cittadini. Grazie alla Rete, chi si ammala entra in un sistema che lo prende in carico e lo accompagna lungo tutto il percorso, ricevendo quanto di meglio è possibile ricevere. L’oncologo è l’oncologo medico che somministra i farmaci ed è sempre attento a quelli nuovi che vengono messi in circolazione. L’oncologo medico deve partire da una diagnosi di tumore il più presto possibile; se questo passaggio è ritardato, ogni cura o operazione diventa inutile. Come nasce il primo sospetto della malattia, ogni mossa successiva deve essere fatta nel modo giusto e nel luogo giusto e il percorso assistenziale è deciso fin dal primo momento della verifica, con tutti gli specialisti assieme che hanno concordato, fin dall’inizio, i passi da compiere. La Rete garantisce tutti i migliori gradi di competenza per ogni passaggio e un percorso diverso per ogni forma di tumore. Viene, quindi, stilato un documento che raccoglie tutte le diverse tappe del PDTA – Percorso Diagnostico Terapeutico Assistenziale – e si decide cosa deve essere fatto, come farlo e chi lo deve fare. E’ indispensabile che ogni specialista abbia alle spalle una esperienza la più lunga possibile e, nel caso del chirurgo senologo, che abbia eseguito almeno 50 interventi per essere qualificato. I centri di senologia di primo livello vantano una altissima competenza; quelli di secondo livello, in aggiunta, vantano la specializzazione nella ricostruzione del seno. In Veneto ci sono 5 centri di secondo  livello a cui afferiscono 16 centri di primo livello, tra cui c’è Rovigo”.
E per concludere, il professor Conte ha aggiunto, con orgoglio, che dal 2013, quando è stata istituita la Rete Oncologica Veneta, è drasticamente diminuito il numero delle donne che vanno a farsi visitare e controllare fuori regione. Un impegno di grandissimo valore portato avanti con il sostegno del volontariato.
  Presente all’incontro, la dottoressa Tiziana Virgili è stata invitata dalla presidente Cavallari Monesi, ha citare il patto, siglato il primo di ottobre di 10 anni fa, tra tutti i sindaci del Polesine per  far fronte comune, assieme alle donne, contro il tumore al seno con una azione capillare di informazione e prevenzione.
       Numerosi gli apprezzamenti, espressi da amministratori e medici, presenti alla cerimonia,  nei confronti di ANDOS e del gruppo dei suoi volontari, per il grande impegno che dedicano al sostegno morale e materiale delle  donne che devono affrontare una diagnosi di cancro al seno e le cure che seguono. Determinante, nel gruppo, la presenza della psiconcologa Samantha Serpentini, referente della  Breast Unit per le donne colpite dalla patologia.
   Altri momenti significativi dell’apertura di ‘Ottobre Rosa’, la presentazione dell’associazione RYLA – Run for your life again – onlus di Padova, con lo scopo di sottolineare l’importanza del movimento, a qualsiasi età,  per il recupero della salute dopo la diagnosi di tumore al seno.  E’ nato così il progetto ‘Donne in corsa: Life is pink’,  un gruppo di 10 donne e tre medici che hanno partecipato alla maratona di New York, testimoniando il valore della vita e la voglia di ripartire
     Ad arricchire ‘Ottobre Rosa’, come nel 2017, verranno riproposte le iniziative: ‘Il pane della vita’, in collaborazione con CNA Rovigo, per sensibilizzare le donne verso scelte alimentari sane e corrette. E il controllo gratuito dell’efficienza visiva e del film lacrimale, con lo studio della lacrima al microscopio, offerti da Ottica Tenani di Rovigo. Oltre a questo, 20 donne potranno ricevere in omaggio un paio di occhiali correttivi o sostituti lacrimali in caso di dislacrimia da farmaco. Per i controlli telefonare allo 0425 34011; info al sito www.otticatenani.it o pagina Facebook di Ottica Tenani.   La conclusione, affidata a Fulvia Pedani, coordinatrice nazionale Andos onlus, ha sottolineato che anche le donne, operate di cancro, se curate in modo appropriato, possono diventare madri.
La foto di gruppo con le tante fasce tricolori presenti in sala e gli ospiti intervenuti ha concluso il pomeriggio. Quindi, accensione delle luci rosa e appuntamento per tutti alla conclusione del mese della prevenzione, la seconda settimana di novembre.
Lauretta Vignaga