A Castelguglielmo, l’incontro promosso da Andos Rovigo e Centro Antiviolenza del Polesine
   Castelguglielmo, Rovigo – Veneto.   La violenza sulle donne,  barbarie che sembra non trovare barriere, è stata tema di incontri e riflessioni in numerosi comuni del Polesine. Promossa da Andos Rovigo, in collaborazione con il Comune di Castelguglielmo e il Centro Antiviolenza del Polesine, la ricorrenza del 25 novembre,Giornata Internazionale per contrastare ed eliminare la violenza di genere, scelta dall’ Assemblea generale delle Nazioni Unite, nel 1999, ha registrato la convinta presenza di un folto gruppo di signore nel Teatro Parrocciale di Casteòguglielmo. Un incontro ricco di stimoli che hanno spaziato dalla musica alla recitazione, dalla poesia alla testimonianza viva delle donne,  raccolta  nel libro:  ‘Quello che le donne non dicono’, di Samanta Serpentini, dirigente psiconcologo Iov – Irrcs Padova.    
   Ad accogliere gli ospiti e scandire i vari momenti del pomeriggio, l’assessore ai Servizi Sociali di Castelguglielmo, Patrizia Pradella. “Questa manifestazione nasce dal successo della ‘camminata rosa’, azione adottata durante ‘Ottobre rosa’, il mese dedicato alla prevenzione del tumore al seno, per coinvolgere le donne nella assunzione di stili di vita più sani” – ha sottolineato. Quindi, la presentazione dei protagonisti dell’incontro iniziando dalla presidente Andos, Anna Maria Cavallari Monesi, da oltre 30 anni al fianco delle donne contro la patologia tumorale al seno. “Ci sono 64 centri Andos in Italia ma quello di Rovigo è il più importante –  ha dichiarato –  perchè, oltre a parlare di tumore al seno, facciamo anche: arte, musica e letteratura. E, da poco, è tornato attivo lo ‘Sportello donna’ per contrastare il fenomeno della violenza sulle donne”.
   Con la voce dell’attrice Barbara Grande la poesia ha dispiegato le ali. Prima, una lirica malinconica e toccante, scritta da Cesare Stella, presente in sala,  ispirata al tempo che fugge e cancella ogni ricordo, ogni emozione che ha dato luce alla nostra vita. Si intitola: ‘ Nel tempo’ , di cui riportiamo alcune frasi. ” Vorrei dirti ancora / che sei un brivido al cuore, / che sei un raggio di sole , / il chiarore nel buio, / che riscalda la vita. /
   Che sei parte infinita / del tempo, / che sei un bene vivo, / presente e lontano. / /Avec le temps, / avec le temps, va tout s’en va./ On oublie le visage/, et l’on oublie la voix…..  Un gentile omaggio consegnato a tutte le donne presenti. Dopo la poesia, la musica con brani eseguiti dai maestri: Livia Casetta al pianoforte; Fabio Gibbin, alla chitarra e Luigino Monesi al flauto traverso. Piu tardi la poesia è ritornata alla ribalta con un reading intenso e coinvolgente, scritto e interpretato da Barbara Grande.
   ” Non amo le giornate dedicate a temi come questo, ma la violenza è ancora una realtà troppo presente e diffusa in tutti i paesi” – ha dichiarato Samanta Serpentini  prendendo la parola.  “Una ricorrenza istituita per non dimenticare l’assassinio, nel 1960, delle tre sorelle Mirabal che cercarono di contrastare il regime di Rafael Leonidas Trujillo, il dittatore che tenne la repubblica Dominicana nell’arretratezza e nel caos per oltre 30 anni”.
 E ha proseguito: ” La violenza sulle donne è connessa alla cultura della gente, al rispetto di ogni essere umano;  è il frutto dell’ educazione che abbiamo ricevuto in famiglia. Le bambine vengono cresciute con le favole e diventano adulte credendo nei sogni, mentre la realtà è molto diversa. La donna è troppo spesso considerata alla stregua di un oggetto di cui si è proprietari. Una situazione legata alla cultura, la religione, all’educazione e molto conta il fattore lavoro. Alle donne è, normalmente, riservato un futuro di moglie e madre e la cura della famiglia. Per superare tutto questo si devono educare i maschi a rispettare le donne, cominciando da quelle della famiglia. C’ è differenza tra uomo e donna ma non esistono cose fatte dal’uomo che anche la donna non riesca a fare. Nonostante tutto, però,  le discriminazioni continuano: nel lavoro, nella carriera, nella parità dei diritti. La violenza inizia quasi per caso: il complimento di un play boy e i commenti per l’abbigliamento un pò audace. Tanti uomini sono mostri per problemi personali: non accettano un rifiuto, l’idea di essere abbandonati. Durante il mio lavoro di psiconcologa ho  affrontato spesso problemi di relazione tra uomo e donna. Ho raccolto confessioni e testimonianze difficili e dolorose, inserite nel mio libro ‘Quello che le donne non dicono’. Quando mi relaziono con una donna operata al seno cerco di capire la sua storia e quello che l’attende alla conclusione della malattia. Una donna su 7 viene lasciata o tradita dopo un episodio di cancro. Per diversi mesi ci sono problemi legati alla sessualità, l’incapacità di essere amante, di avere figli, di essere considerata una donna completa e bella come prima. Si deve ricorrere ad altre cose: all’ amicizia che ci deve essere in una coppia, ma troppo spesso non basta”.
    La serata, intensa e coinvolgente, si è conclusa in allegria con la cena gustosa e semplice consumata nel ristorante della sede dell’Auser di Castelguglielmo.
Lauretta Vignaga