Rovigo, Veneto – Non più un unico grande evento espositivo che, finora, ha proiettato Rovigo, per pochi mesi, nel novero delle città d’arte per eccellenza, quelle che, annualmente, offrono più appuntamenti, richiamando decine di migliaia di turisti. Nel biennio 2018 – 2019, Palazzo Roverella e Palazzo Roncale si divideranno il compito di arricchire la nostra città con eventi di grande interesse e appeal, adatti a circuitare visitatori da tutte le città del Veneto, riducendo significativamente gli intervalli tra l’uno e l’altro.

La nuova stagione prenderà il via il prossimo 24 marzo con la mostra ‘Cinema’! Storie, protagonisti, paesaggi’, curata da Alberto Berbera. Un evento che, per la prima volta, documenta il rapporto stretto e stimolante tra il Polesine e il cinema. Le terre del Delta del Po, infatti, sono state le protagoniste di oltre 500 film, cortometraggi, documentari, sceneggiati Tv che portano la firma dei più grandi registi del cinema italiano, da Visconti ad Antonioni, Rossellini, Lattuada, Vancini, Comencini, Mazzacurati, per citarne solo alcuni. L’esposizione, a palazzo Roverella, si concluderà il 1° luglio 2018.

La tradizionale grande mostra d’autunno di Palazzo Roverella sarà imperniata su ‘Arte e magia’, Esoterismi nella pittura europea dal Simbolismo alla Avanguardie Storiche. L’inaugurazione è fissata per il 29 settembre 2018 e la conclusione il 27 gennaio 2019. L’attenzione e l’attrazione per le dottrine esoteriche esplode nell’Europa di fine Ottocento, in coincidenza con lo sviluppo dell’arte Simbolista, allo stesso modo che la teosofia e le teorie ermetiche sono connesse alla nascita dell’astrattismo. Gli artisti, spesso, sono membri di comunità che praticano culti solari, nudismo, e vegetarianesimo, tutto in una mostra che diventa percorso di iniziazione. In contemporanea alla mostra del Roverella, a Palazzo Roncale verrà affiancata una mostra di approfondimento su cui la Fondazione mantiene ancora il riserbo.


Dati molto positivi l’aumento dei giovani che hanno visitato la mostra, di persone che sono gia venute a Rovigo per altre mostre e hanno sostato più a lungo per ammirare le opere. Grande affluenza per i ristoranti, i bar e i caffè pur se la disponibilità degli operatori del commercio e dei servizi non è ancora ottimale.
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