Merit e Baby, le celebri mummie dell’Accademia dei Concordi, trovano casa a Palazzo Roverella.

Rovigo, Veneto – Dal 28 Settembre, in concomitanza con l’apertura della mostra sul Giapponismo, Merit e Baby, le celebri mummie rodigine, reduci da un lunghissimo viaggio in Cina, dove sono state esposte in 3 musei  – quello nella città di Wuhan, il Museo nella città di Hngzhou e infine nel Tianjin Museum, a Tianjin –  e ammirati da più di mezzo milione di cinesi grazie alla mostra ‘Ancient Egypt,’ hanno trovato casa, definitivamente, a Palazzo Roverella,  dove è stata allestita la nuova Sezione Egizia.  Assieme a loro, nella sala espositiva permenente, è raccolta la collezione di oltre 500 reperti egizi, scoperti e messi insieme tra il 1878 e il 1879. La più grande  del Veneto.  A sostenere l’iniziativa la Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo in accordo con l’ Accademia e il Comune di Rovigo. A mettere insieme tanti oggetti straordinari il Commendator   Giuseppe Valsé Pantellini, rodigino, che visse in Egitto nella seconda metà dell’ Ottocento. Tornato in Italia Valsè Pantellini  fece dono del suo tesoro, risalente ad un periodo storico compreso tra il ‘Protodinastico’/ Epoca Tinita e l’età Tolemaico – Romana, all’ Accademia . dei Concordi
 Tra gli oggetti più rari  un cofanetto ligneo in forma di sarcofago per contenere le statuette funararie che gli egiziani iniziarono a collocare nelle tombe, a partire dalla fine del Medio Regno, appartenuto al figlio del faraone della XII Dinastia Seqenera Djehuty -Aa. Un sigillo cilindrico risalente alle prima dinastie; due stipiti di falsa porta in calcare bianco con figure in bassorilievo e due frammenti di stipiti con iscrizioni in cacare bianco, provenienti da una mastaba della V Dinastia. Due frammenti d’età Ramesside, una serie di bronzetti votivi di divinità e numerose statuine funerarie tra le quali dodici esemplari risalenti alla XXV Dinastia,  o Età Napatea, un contenitore per cosmesi a forma di donna e  altre rarità.
 Dallo scorso anno a Palazzo Roverella è stata, inoltre, allestita  la Sala Archeologica, riservata ai reperti romani, etruschi e paleo veneti che adesso si arricchisce con la Sala Egizia. A completare il tutto le sale dedicate ai grandi maestri della pittura italiana tra il Quattrocento e il Settecento: dal gotico a Giovanni Bellini fino a Giambattista Tiepolo e ai più noti pittori veneziani del ‘700.

Lauretta Vignaga