Frassinelle, Rovigo – Veneto – Non è moda di oggi ma un rimedio molto antico, conosciuto già da Ippocrate nel 400 a.C.: la bava della lumaca è un vero toccasana per la pelle. Il muco, infatti, ha una funzione purificante contro batteri e microorganismi, guarisce le ferite e rigenera la pelle e l’acido glicolico agisce da astringente. Nel tempo, la bava di lumaca venne usata come rimedio naturale contro la tosse e la gastrite. Da sola è in grado di produrre tutti gli elementi utili a riparare le lesioni che si provoca strisciando sulle superfici irregolari. Tuttavia, l’interesse . Coloro che le maneggiavano avevano la pelle delle mani particolarmente soffice, fatto che suscitò l’interesse di curiosi e ricercatori. Il segreto era quella specie di schiuma bianca che le lumache producono per spostarsi, una sostanza    non riproducibile in  laboratorio, quindi assolutamente naturale,  priva di tutti quei componenti che vengono aggiunti ai prodotti cosmetici industriali. La sua genuinità  la rende ottima per chi soffre di inestetismi della pelle, come l’acne e la cellulite, cicatrici e smagliature, le rughe che il tempo imprime sul viso e sul corpo. La bava penetra negli strati profondi dell’epidermide e stimola la cute a riprendere le funzioni vitali originarie. La presenza dell’allantoina, dell’elastina, collagene, acido glicolico, acido jaluronico, zuccheri, proteine, vitamine C ed E, ne fanno una risorsa inestimabile per la bellezza. 
  
     Nata in una famiglia numerosa che viveva coltivando la terra, Nicoletta trascorreva le ore della giornata assieme alla nonna mentre i genitori erano al lavoro. Donna disponibile e  paziente, la nonna trovava una risposta per tutte le sue domande, lasciandola libera di provare e sperimentare.  La campagna, in cui viveva immersa, era per la ragazzina,  uno scenario meraviglioso, su cui si alternavano luci e ombre, dove piante e animali crescevano seguendo le leggi della natura. Tra tutte le creature, la chiocciola era la sua preferita: fragile e determinata nello stesso tempo; ardita nel seguire la sua strada nonostante la difficoltà di tirarsi dietro quel guscio a spirale che la proteggeva. In quel piccolo essere Nicoletta si rispecchiava, con le sue difficoltà quotidiane e la tenacia che la spingeva a non arrendersi. Proprio a causa della sua ammirazione per le chiocciole subì una punizione molto dura, rimasta incisa  nel corpo e nello spirito.
   Passano gli anni e Nicoletta, con grande impegno e forza di volontà  traccia la sua strada nella vita diventando insegnante di scuola materna. Il matrimonio e i figli segnano altri traguardi. All’improvviso, però, qualcosa di inaspettato  e del tutto imprevisto scuote, come un terremoto, la tranquillità  che circonda la sua esistenza. La sua anima è sconvolta e, di colpo, nella mente, irrompe il ricordo di quella punizione che l’aveva tanto ferita quand’era bambina. Fa appello a tutta la forza che sente nell’anima e decide di non farsi travolgere dal dolore e dalla delusione;  di essere forte e tenace come le lumachine che perseguono il loro destino nonostante gli ostacoli e la fatica.
    Alcuni giorni fa,  ho incontrato Nicoletta Prevelato nella proprietà  dove  sta realizzando il suo sogno di imprenditrice: una linea di cosmetici biologica e naturale  che aiuti le donne a prevenire e cancellare gli inestetismi della pelle. Un prodotto che diffonda il nome del Polesine come territorio rispettoso della biodiversità e della sostenibilità della produzione. Creme contenenti bava di lumaca prodotta da migliaia di  quelle piccole creature che avevano attirato la sua attenzione, tanto tempo prima. Con la flemma che le contraddistingue, migliaia di ‘helix aspersa aspersa’  vivono curate e protette  nei recinti costruiti appositamente per garantire la naturalezza e genuinità  del loro prodotto, come certificato dall’Istituto Internazionale di Elicicoltura di Cherasco.  Nascoste tra le foglie di costa d’argento, di cui si nutrono, assieme ai germogli di altre essenze portate dal vento  e dagli uccelli,  cresciute senza intervento dell’uomo e della chimica, parecchie  migliaia di chiocciole crescono e si moltiplicano in un ambiente umido, ideale per loro. In quella piccola oasi che Nicoletta ha realizzato a Frassinelle, tutto è governato dai ritmi delle stagioni, senza forzature.
    Il giorno stava per concludersi: all’orizzonte il sole sembrava affogare fra rossi bagliori. Lo guardavamo in silenzio, mentre nuvole scure annunciavano la notte. Nicoletta passò un ultimo sguardo di ricognizione sui recinti che si susseguivano in lontananza e, intanto mi parlava   della sua impresa, la voce orgogliosa e felice per quel sogno che si avverava, nonostante tutto.  
     Mi ha spiegato che la raccolta della bava avviene manualmente, quando la chiocciola ha raggiunto la maturazione e il guscio è robusto; mi ha parlato della linea che ha iniziato a produrre: ‘Le Perle del Polesine’, costituita da creme igienizzanti per viso, collo e decolleté, seguite dal siero tonificante, in fase di preparazione.
Ci siamo salutate come amiche di lunga data, con l’augurio, da parte mia che ‘ Le perle del Polesine’ facciano molta strada aiutando l’economia del territorio e diffondendone le bellezze.
Lauretta Vignaga