Sarà inaugurata il 3 dicembre, presso il Circolo Arti Decorative, la mostra dell’apprezzato artista rodigino

Microsoft Word - Locandina A4Contrassegnata da dolci melodie, colori suadenti e amabili sogni, torna ogni anno la magia del Natale. Immagini rassicuranti e dolcissime, sedimentatisi nella nostra mente fin dal tempo della prima infanzia: un mondo di fiaba, di assenza di minacce e timori; un mondo fatto di accogliente bambagia e trepida attesa.

Sensazioni deliziose, che Marco Valdura sa ricreare nei suoi quadri, fatti di atmosfere incorrotte ed ingenue speranze; immagini senza tempo, realizzate sulla tela con un animo incredibilmente lontano dalle problematiche che spesso ci angustiano.

Per l’artista rodigino è una fuga dal concitato tumulto della vita odierna e, contemporaneamente, l’approdo ad un rifugio sicuro in un mondo di fantasia e di ovattate atmosfere. Per chi si accosta alla sua produzione pittorica un’occasione di rivivere il candore di tempi che si pensavano perduti, e che magicamente si materializzano nelle insospettate visioni di quadri davvero originali. Un mondo “magico”, che affiora inatteso, facendo riemergere il desiderio di sognare e commuoversi di fronte al mistero della dolcezza e della bontà. Sensazioni amabilissime che Marco Valdura sa comunicare grazie ai suoi dipinti naif: quadri particolarmente suggestivi, in grado di far rivivere la magia del Natale.

Folletti gentili trainano slitte ricolme di doni percorrendo distese innevate, in marcia verso mete sconosciute e approdi di speranza; bolle di duttile cristallo si alzano a popolare cieli trasparenti; lune dorate scendono sulla terra per una pausa di rasserenante riposo.

La pace sconfinata di cieli azzurri e di morbide coltri di neve accoglie folletti rossovestiti: pacifiche creature, spesso rappresentate assise su rami di alberi spogli, magari in compagnia di assorte civette, mentre lo sguardo corre lontano ad ammirare lo spettacolo di un creato incorrotto e privo affanni.

Le notti di Valdura sono piene di trepide attese: basta una lanterna accesa, un fuoco, o una casa illuminata per comunicare il calore di un mondo coltivato nei sogni che, sempre sorprendente, si svela nei suoi quadri.

La poesia del Natale, dunque, dolce e fascinatrice, viene colta da Valdura con un animo ancora fanciullo e col desiderio di comunicare agli altri, al mondo intero, il messaggio di pace necessario per preservare i valori dei candidi sogni. E chiaro si delinea il desiderio di coltivare le attese di rigenerazione, le speranze e gli auspici di concordia e di armonia; sentimenti profondi che, più intensi e credibili, si affacciano alla nostra mente nei giorni e nelle notti dell’attesa del Santo evento che di anno in anno si rinnova.