Al Teatro di San Bortolo Minimiteatri festeggia i 100 anni dalla nascita di Gianni Rodari
ROVIGO – Veneto – Sono ripresi gli appuntamenti targati Minimiteatri al Teatro di San Bortolo a Rovigo. Il primo è andato in scena domenica 15 dicembre alle 17:30; un grande evento dedicato ai più piccoli, ma anche agli adulti che non vogliono smettere di sognare.
“100 Gianni Rodari”– Fiabe, favole e poesie per anime belle nel centesimo anniversario della nascita di Rodari” – è uno spettacolo nato da un’ampia collaborazione. Grazie all’organizzazione di Minimiteatri, guidata da Letizia E.M. Piva, direttrice artistica della rassegna, e la disponibilità della Parrocchia di San Bartolomeo, guidata di Don Andrea Varliero, è stata ricordata una grande personalità della letteratura contemporanea. L’evento, nato grazie anche all’apporto fondamentale dell’associazione culturale “Renzo Barbujani” Onlus, in particolar modo per opera degli iscritti al laboratorio di Scrittura Creativa seguiti dalla coordinatrice Giorgia Brandolese, con i quali , l’annata scorsa, ha intrapreso un lungo percorso tra favole e filastrocche, culminato con il testo del lavoro presentato domenica scorsa. Giorgia Brandolese, regista della performance, ha curato la preparazione degli attori che, oltre a lei stessa, includevano: Manola Borgato, Silvia Dicuonzo, Maurizio Noce, Luca Pianta e Paolo Zaffoni.
Un esperimento, nato da un’ampia collaborazione, che ha piacevolmente riportato alla memoria la figura e l’opera di Gianni Rodari ed è stato anche inserito tra gli eventi ufficiali della rassegna nazionale “100 Gianni Rodari” lanciata lo scorso 23 ottobre, giorno di nascita dello scrittore, e che si concluderà il 23 ottobre 2020, allo scadere del centenario dalla nascita.
Gianni Rodari è stato portato sulla scena circondato dai suoi Pensieri, figure senza una definizione precisa, che si muovevano tra un personaggio e l’altro dell’immaginario rodariano. Un viaggio esperienziale in cui grandi e piccini sono stati condotti per mano attraverso il percorso onirico e romantico di chi sa riconoscere l’importanza di essere bambini anche quando si è diventati adulti.
“Riprendere in mano i testi di Gianni Rodari – ha spiega Giorgia Brandolese – è un’operazione di cui tutti abbiamo bisogno. Leggere, fin dall’infanzia è la prima azione che conduce all’emancipazione, alla libertà, alla possibilità di costruire ponti senza
alzare muri. Ed è proprio Gianni Rodari il primo ad insegnarcelo, nel suo opporsi alla guerra, alle armi, alle disparità sociali. Inoltre, raccontare con favole e filastrocche non è un’operazione scontata o semplice, anzi. Sono strumenti attraverso cui la leggerezza diventa forza, la rima un modo per evidenziare un concetto, la morale finale un messaggio da ricordare. Ringrazio infinitamente tutti coloro che hanno collaborato insieme a me per la realizzazione di questo evento. Perché è solo con i legami tra le persone che si può andare oltre per costruire qualcosa”.
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