IL POLESINE DI IERI E DI OGGI, TRA PITTURA E FOTOGRAFIA
Rovigo, Veneto – Immagini del Polesine di ieri quelle che Roberto Bottari espone, fino al 20 0ttobre, a Rovigo Fotografia, il nuovo punto di riferimento per gli appassionati della macchina fotografica e della cinepresa, per chi vuole apprenderne le tecniche o migliorare il proprio stile comunicativo.
Scatti che raccontano di distese sconfinate di campi di grano che brillano al sole d’estate e la sera sconfinano nel rosso del tramonto. Terra generosa su cui uomini e donne, piegavano la schiena e bagnavano di sudore per raccoglierne i frutti. Una condizione di enorme difficoltà  prima che l’industria meccanica rendesse più leggero e fruttuoso il lavoro dei campi, sia per nutrire l’uomo che il bestiame.
Terra nata dall’acqua e lambita dal mare che incanta il ‘forestiero’ con lagune e pioppeti, scanni e insenature popolati di uccelli e di pesce.
Le case basse di mattoni con il pavimento e il cortile in terra battuta raccontano la povertà del Polesine nei primi decenni dopo la fine della seconda guerra mondiale. Una esistenza difficile, soprattutto nella stagione fredda, quando il gelo ornava di trine le siepi e i rami degli alberi e le verdure dell’orto diventavano inutilizzabili.  La carenza dei mezzi di trasporto  rendeva la bicicletta una vera risorsa, spesso l’unico mezzo per raggiungere il paese nei giorni di festa. La ricorrenza del santo Patrono era l’occasione piu attesa per divertirsi, incontrare i parenti e, per le ragazze, incontrare le amiche e trovare il fidanzato.
Lauretta Vignaga