Rovigo, Veneto –  Parole e note sono il carattere distintivo di ‘Note inaudite’, prima raccolta di poesie di Stefano Padoan. Due elementi che si alternano e s’intrecciano, fondono la loro diversità in armonie costantemente presenti nella mente dell’autore che suona per passione. Note/ Parole  che scorrono fra le pagine, scandite da ritmi immaginati, per esprimere emozioni e sensazioni, rabbia, denuncia e la sensualità dei momenti d’amore. Frasi brevi  che racchiudono la vita e i misfatti del potere in questo nostro mondo. Che spiazzano e sorprendono. Arabeschi di pensieri che fluttuano come le note di un concerto live.
La copertina "Note inaudite"
La copertina “Note inaudite”

Ora ci coinvolge, incalzante – ( ‘Parlami’) – il desiderio dell’autore di conoscere, esplorare, condividere le sorgenti del piacere della donna amata: “Parlami delle delizie del tuo corpo….. Raccontami dei sospiri che l’amore ti fa fare….. Dimmi come sai vivere la dolcezza…… Confidami se piangi o ridi….. quando bevi nella coppa del piacere”.

     Ora ci sorprende l’anelito a “…. Sconfinare in spazi lontani….. entrare in un’altra dimensione….andare oltre villaggi sperduti, ………tra nebbie grigie e sogni svenduti…. tempeste interiori e sorrisi sciupati” ( ‘Orizzonti’ ).
    Frequenti le citazioni di strumenti musicali e il ricordo di musicisti che hanno regalato brani  immortali: Gerry Mulligam, Miles Davis, a cui Stefano Padoan accosta le immagini di un autunno dove la malinconia si scioglie nell’oro del tramonto. E poi archi, timpani, ottoni in un crescendo di suoni che illudono l’udito di chi legge e poi si sciolgono…… come la sabbia investita dall’onda. Emblematici i titoli di diverse composizioni: ‘Sinfonia jazz’, ‘Fontane di note’,’Thank you Gerry’, dove la tristezza si accompagna alle delusioni della vita. Ed è il sarcasmo pungente a sottolineare le righe  di ‘Milano morning’, dove l’uomo è un numero nel caos metropolitano, …..”un embrione di anelito vitale, concepito per caso”, distrattamente.
    Frustrazioni, scontentezza di sè e del mondo mettono in circolo l’ironia con rime mai banali: “Rido/ sento buone vibrazioni – Mi sento vivo/ e uccido le tensioni – Rido/ quando gioco a far lo scemo – mentre parli/ io ballo e mi dimeno – …….. Ridi/ senti buone vibrazioni – cogli l’attimo/ e uccidi le tensioni……….Sai che brucia/il tempo maledetto – cogli l’attimo/ e stringiti al mio petto. (‘Rido’)
Poesia e musica
Poesia e musica
      Quando, invece, è la società, la situazione in cui viviamo a catalizzare l’ attenzione, i versi di Stefano Padoan sgorgano a fiotti; non ci sono freni contro la denuncia di un potere egoista, ottuso e corrotto. Contro una classe politica imbecille e incapace, che tarpa le ali al merito e premia  bugiardi,  adulatori e  voltagabbana.  “Il potere non merita/ d’ essere ammirato/ né riverito, né rispettato/ se non dimostra/ almeno un briciolo/ di tangibile intelligenza/ dimostrando di agire concretamente/ per noi e per il mondo” ……….”Adesso basta!/ Riprenditi il tuo presente! – Accorda la Fender/ poi intona il blues – Le strofe narrano di una sfida/ che è pienamente in corso – Una partita che si gioca/ senza indugio – E non c’è prima e non c’è dopo – C’è adesso” .  (‘Maree’,  ‘Fottuti corvi’).
    Contro i potenti, i raccomandati, chi si vende per danaro, chi ottiene privilegi senza merito, l’autore scatena tutto il suo disprezzo, la rabbia, la repulsione per il potere che umilia i deboli. ” Voglio urlare/sputare in faccia a tutti gli arroganti/ignoranti – a tutti gli stronzifiglidiputtana che fanno di tutto per rendere il nostro turno sulla terra – violento duro noioso crudo senza voglia senza fragole senza note senza sole senza panna senza immagini/pietanza delle menti – Il dare/avere ha rovinato il mondo – gli schiavi di se stessi – muoiono con un libro contabile tra i denti……….Voglio ribellarmi alzarmi in piedi combattere con la spada  – della mia libertà e il fucile carico di musica & allegria – riprendermi le fragole e anche tutta la panna abrogate dal regime dei neofarisei”. (Maree – Melarancio – Be bop Jack). 
Le coscienze narcotizzate, le menti rimbecillite, l’informazione pilotata, l’inquinamento e la distruzione della natura giustificati dal progresso…….
    “ L’anima cercano di svuotarcela/ogni giorno – gli arroganti, i piccoli e grandi potenti – i manipoli di cialtroni e di beoti – ma nessuno potrà rubare la nostra fantasia/ i diamanti della mente. – L’importante è/ non farsi omologare …..al non – senso dilagante…… – commuoversi/ ridere a crepapelle – piangere / giocare – danzare al ritmo di una bossa nova –cantare – annusare il profumo del buon cibo – ascoltare il suono del silenzio – mentre si lancia un bacio in cielo – a chi dei nostri cari ci sorride da Lassù”  (‘Anima’).
Conclude il libriccino il ricordo struggente del padre, un genitore adorato da Stefano bambino e amato da adulto, per la gioia di vivere e la fiducia che sapeva comunicare.
Stefano Padoan legge le sue composizioni
Stefano Padoan legge le sue composizioni
Residente a Rovigo, Stefano Padoan suona le percussioni nell’ambito di generi musicali diversi: jazz, bossa nova, fusion, latin jazz. Dopo aver suonato con gruppi musicali diversi, dal 2014 è il percussionista del gruppo ‘Salt & Pepper. Con la stessa passione si dedica alla scrittura ottenendo risultati lusinghieri. Nel 2014, ha pubblicato il racconto: ‘Il blues del mare’ nell’antologia ‘Tutto il futuro del mondo’, (ed. ARPANet). Nel 2015 si è classificato fra i vincitori del concorso letterario nazionale ‘Oceano di carta’ con il racconto ‘ Vallegrigia dream’, pubblicato nell’antologia ‘Liquide suggestioni’ (Sensoinverso edizioni).
Lauretta Vignaga