
Rovigo, Veneto –
Dovendo liberare spazio nella mia casa, ho donato una grossa quantità di oggetti – raccolte di riviste, libri di vario genere, biancheria in buono stato, oggettistica e complementi di arredo –
alla Emmaus, comunità di Fiesso Umbertiano che seleziona tutto ciò che può essere riutilizzato, lo ripara se è necessario, e lo mette in vendita nel mercatino solidale dell’usato e dell’antiquariato, aperto il giovedì e il sabato e la seconda domenica di ogni mese, dalle 9 alle 12 e dalle 15 alle 18. In questo modo la comunità si finanzia con il proprio lavoro, può accogliere persone in stato di bisogno, proponendo loro di lavorare assieme per poter vivere dignitosamente, senza essere degli assistiti, e poter, a loro volta, servire i più bisognosi.
La comunità Emmaus, associazione di volontariato e solidarietà, con sede in via Trento, 297, 45024 Fiesso Umbertiano, Rovigo, tel. 0425 – 754004, è nata nel 1995, quando Armanda Colognesi, di Rovigo, realizzò la volontà del fratello Antonio Mario, espressa nel testamento,
di destinare alla Emmaus, considerata il destinatario più meritevole,
un lascito di 4 ettari di terreno agricolo e un grande palazzo padronale, risalente alla fine del ‘700, attorniato da adeguati servizi.
Nel 1997 la Comunità Emmaus iniziò la sua attività accogliendo persone in condizioni economiche e abitative difficili: ex detenuti, persone senza fissa dimora, immigrati, alcoldipendenti,
offrendo, con continuità, vitto e alloggio nella struttura e predisponendo l’accompagnamento per tutti gli aspetti medico – sanitari, amministrativi e burocratici. Scopo primario: ricostruire, attivare e valorizzare le attitudini di chi entra nella comunità. Offrendo, inoltre, la possibilità di incontrare realtà diverse, organizzando incontri con gruppi Emmaus presenti in tutto il mondo.

A Fiesso, ci sono 15 persone che vivono in comunità e alcuni volontari che svolgono l’attività di raccolta e selezione del materiale usato che viene donato. Con il mercatino solidale dell’usato, la comunità può mantenersi rendendo un servizio all’ambiente e permettendo, a chi ha poche risorse, di comprare a poco prezzo, quello di cui ha bisogno. La raccolta e il riutilizzo dell’usato costituisce un percorso di reinserimento sociale per le persone accolte e, per alcune di loro, è, anche, l’occasione di svolgere, per la prima volta nella loro vita, una qualche forma di attività lavorativa. L’accoglienza, primo obiettivo della comunità, può durare tutto il tempo necessario a rielaborare un nuovo progetto di vita.
Il lavoro è alla base di tutto e diventa fattore di riscatto personale e consapevolezza della propria vita quotidiana. Dalla vendita nel mercatino dipende il finanziamento della vita della comunità e la sua capacità di accogliere, oltre a finanziare azioni di solidarietà. E poi ci sono le diverse attività avviate nel tempo, tra le più recenti la creazione dell’ orto sinergico in comunità (2015). Un metodo di coltivazione elaborato dalla spagnola Emilia Hazelip, basato sul principio che, mentre la terra fa crescere le piante, le piante creano suolo fertile attraverso gli essudati radicali, i residui organici che lasciano e la loro attività chimica insieme a microrganismi e batteri, funghi e lombrichi. Quello che viene prodotto con questa pratica, ha qualità diverse, sapore, energia e resistenza maggiore agli agenti che portano malattie . Coltivando in questo modo si restituisce alla terra più di quanto si prende, facendo dell’agricoltura una attività umana sostenibile.

Da sottolineare, anche, i
‘Laboratori di autopromozione’ ispirati ai principi del ‘Sapere e Saper fare’, grazie al recupero di un insieme di pratiche tradizionali che, sotto la stretta della crisi economica e dell’emergenza ecologica planetaria, offrono risposte chiare e alla portata di tutti, aiutano a cambiare il proprio stile di vita e migliorare il rapporto con l’ambiente. Il ‘Sapere’ e ‘Saper fare’, considerati arretrati e poco scientifici, che, invece, liberano dalla dipendenza delle merci e del mercato.
I laboratori di autoproduzione che Emmaus ha finora organizzato riguardano: l’impagliatura delle sedie, la pasta fatta in casa, il riciclo e rieuso per la bigiotteria e l’oggettistica di carta, il riciclo e riuso per la bigiotteria e oggettistica con uncinetto, il cartonaggio creativo per la rilegatura dei quaderni. Sartoria, prodotti per proteggere e profumare la biancheria, prodotti per la persona e non, il sapone naturale, cesteria, borse con stoffa di riciclo, marmellate e gelatine, costruiamo la casa con fibre di legno, aggiustiamo la bicicletta, scambio di semi e piante, riciclo creativo di pizzi e merletti.
Lauretta Vignaga
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