Realizzata con lo scopo di valorizzare la bellezza femminile, ‘Nudi alla méta’, mostra fotografica di Roberto Bottari, ha da poco concluso il periodo di esposizione che le era stato assegnato al Circolo Culturale Arti Decorative. Immagini in bianco e nero che non cercavano la foto audace a tutti i costi quanto piuttosto una rinnovata rappresentazione del corpo femminile e delle parti che maggiormente attirano le attenzioni maschili.
Non corpi e membra pulsanti di vita ma immagini di oggetti della quotidiana manipolati e combinati insieme in modo da suggerire le curve di un seno prosperoso o le rotondità di cosce stese al sole ad abbronzarsi o, ancora, le curve di un paio d’ali che si librano nel cielo alla ricerca di un abbraccio. Straordinario l’effetto della ‘solarizzazione’ su alcune zone del negativo di queste fotografie dopo lo sviluppo. Durante questa fase, il materiale sensibile, sottoposto a solarizzazione, diventa negativo. Una trasformazione di effetto straordinario che cambia del tutto il modo di ‘appropriarsi’ di una immagine.
Non corpi e membra pulsanti di vita ma immagini di oggetti della quotidiana manipolati e combinati insieme in modo da suggerire le curve di un seno prosperoso o le rotondità di cosce stese al sole ad abbronzarsi o, ancora, le curve di un paio d’ali che si librano nel cielo alla ricerca di un abbraccio. Straordinario l’effetto della ‘solarizzazione’ su alcune zone del negativo di queste fotografie dopo lo sviluppo. Durante questa fase, il materiale sensibile, sottoposto a solarizzazione, diventa negativo. Una trasformazione di effetto straordinario che cambia del tutto il modo di ‘appropriarsi’ di una immagine.
Lauretta Vignaga
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