Conclusa, sabato 8 luglio, la prima settimana di alta formazione professionale per danzatori contemporanei, guidata dalle danzatrici e coreografe Simona Argentieri e Romina Zangirolami, con la performance a Parco Langer, il progetto Arting Pot Fusioni d’arte continua il suo percorso con la seconda settimana di formazione che registra come ospite il coreografo e danzatore Riccardo Meneghini. Spazio individuato: il portico e la sala della Gran Guardia dove si svolgerà la performance conclusiva sabato 15 luglio.
  L’incontro con la stampa, ieri pomeriggio, nella stessa sede, ha offerto la possibilità di incontrare Giorgia Businaro, di Legambiente Veneto, e Romina Zangirolami, coreografa e titolare di Cantieri culturali creativi, referenti, in collaborazione con altri enti e associazioni, di Arting Pot Fusioni d’Arte, progetto selezionato e finanziato dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, e conoscere le finalità del progetto stesso. ” Abbiamo analizzato la provincia di Rovigo e preso atto che si tratta di un territorio ricco di talenti e potenzialità ambientali e culturali che non vengono sviluppati e valorizzati ” – ha iniziato a spiegare Giorgia Businaro. “Ci siamo soffermati a considerare i tanti luoghi degradati e abbandonati che potevano tornare ad essere frequentati dalla cittadinanza e riconnessi al tessuto sociale. Un processo che poteva coinvolgere anche i richiedenti asilo e riaprire luoghi e piazze come è avvenuto con villa Valente Crocco a Badia Polesine. Nel nostro programma c’ è la volontà di riaccendere l’attenzione su una location dimenticata e su un gruppo che conclude la settimana di formazione”.
    In merito alla scelta della Gran Guardia come location dove concludere l’attuale settimana di formazione, Riccardo Meneghini ha spiegato che gli piaceva l’idea di ricordare e far ricordare le persone a cui è stata dedicata una lapide o un busto sotto il portico della Gran Guardia. “Uomini che hanno sacrificato la vita per la patria. Li ricorderò iniziando il mio percorso dai gradini e procedendo verso l’alto, sottolineando l’amore per la patria più forte di quello per la propria vita. Sarà, in questo modo, ricordata anche la storia, la nostra identità e la volontà di  conoscerla e abbracciarla per non avere paura del diverso e di chi è estraneo”.
  Intervenendo a sua volta, Romina Zangirolami ha precisato che i coreografi ospiti sono persone di valore internazionale e i nove  partecipanti al corso possono confrontarsi con elementi di grande professionalità. Ha, inoltre, spiegato che il tutto si conclude sabato 22, alla fine della terza settimana, in piazza Tien An Men. La danza contemporanea è ancora poco nota e diffusa nella nostra realtà” – ha aggiunto. “E’ un mondo tutto da conoscere e far apprezzare, soprattutto dai giovani. In questo corso solo due partecipanti sono del Polesine; nessuno è un principiante e in base al curriculum presentato sono stati tutti accolti.
Lauretta Vignaga