Robert  Doisneau: la fotografia tra letteratura e musica

Inaugurata la nuova esposizione di palazzo Roverella

Taglio del nastro, ieri, per l’inaugurazione della nuova mostra di palazzo Roverella. Una straordinaria  esposizione che la Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo propone fino al 30 gennaio 2022. Uno straordinario è affascinante viaggio nella letteratura e nella musica attraverso le fotografie di Robert Doisneau, testimonianza della società degli anni Trenta, dell’Occupazione e della Liberazione.

“Un onore essere presente a questo evento”- il commento del sindaco di Rovigo – Edoardo Gaffeo. ” Palazzo Roverella continua a stupire con un vero e proprio cambiamento di linguaggi di natura artistica. Si passa  dalla capacità di apprezzare esplosioni di colori, alla potenza espressiva del bianco e nero, con le opere del grandissimo talento Robert Doisneau.”
“Siamo felici di esser partner di questo progetto che non avrebbe potuto nascere senza la Fondazione Cariparo, che ringraziamo per il continuo impegno e sforzo, anche in termini di capacità di elaborazione culturale. Un ringraziamento anche all’Accademia dei Concordi, al curatore Gabriel Bauret e a chi ha collaborato per realizzare questo nuovo, prestigioso e straordinario evento culturale. L’amministrazione continua e continuerà a lavorare per far sì che gli eventi possano costituire un volano anche dal punto di vista economico”.

Da parte sua,  il curatore Gabriel Bauret, ha aggiunto: “Robert Doisneau ha legato alle sue passeggiate parigine scrittori, come Blaise Cendrars o Jacques Prévert; si è nutrito della loro personalità, fino a realizzare, in sinergia con loro, dei progetti editoriali in cui fotografia e letteratura si incontrano. Questa mostra, a palazzo Roverella, racconta tutta la sua opera
mescolando alcuni dei temi d’elezione del fotografo: fabbriche, banconi di bistrot, portinerie, luoghi per cerimonie, club di jazz, scuole o scene di strada in generale. Robert Doisneau ha intrapreso l’attività di fotografo all’inizio degli anni Trenta, portandola avanti anche durante l’Occupazione e la Liberazione. Le sue opere rivelano la sua l’appartenenza a una generazione, nonché le sue origini sociali, testimoniando le tante sfaccettature e i contrasti che caratterizzano la bella umanità di cui il fotografo si è circondato. Ma al di là di questa testimonianza, Doisneau ha forgiato una personalissima visione del mondo che ancora oggi continua a incantarci. La moltitudine di personaggi e storie che popolano la sua opera si traduce in un atteggiamento artistico e in una filosofia di vita.

L’esposizione resterà aperta fino al 30 gennaio 2022

Lauretta Vignaga