Rovigo, Veneto –  Coreografa, insegnante di danza contemporanea e, soprattutto, ballerina ricca di fantasia e inventiva, Romina Zangirolami       ha dato prova delle sue potenzialità con una serie di iniziative, tra autunno e inizio del nuovo anno, che hanno coinvolto adulti e bambini. 
  Le novità iniziano con l’autunno quando, con grande entusiasmo e soddisfazione, Romina da il via ai suoi corsi di danza contemporanea e a un nuovo laboratorio nello spazio accogliente di PoleRina Delta Pole. Alla fine di novembre, sul palcoscenico del Teatro Studio di via Oroboni, porta in scena il primo studio di: ‘Tempi duri richiedono danze furiose’, realizzato dall’Associazione Cantieri Culturali Creativi, di cui è presidente, in collaborazione con Simona Argentieri e Marta Tabacco. La performance, il cui titolo originale è: ‘Alice Walke’, è tratta dal libro: ‘Donne che corrono coi lupi’, dove si parla della collera come di un fuoco capace di cuocere, non solo di distruggere. Nel capitolo dedicato alla collera femminile, l’autrice, Clarissa Pinkole Estés, racconta come le donne abbiano bisogno di imparare a gestire ed esprimere la propria giusta collera e far rispettare i propri confini. Ci vuole pazienza e attesa per portare a guarigione le proprie emozioni. Lo spettacolo di danza contemporanea è stato  ideato e realizzato in partnership con Giorgia Businaro nell’ambito del progetto ‘Città segreta’, promosso da ARCI provinciale e finanziato dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, nell’ambito del bando ‘CulturalMente. Sulla scena, la collera delle donne diventa arte e diventa danza; si trasforma in monito contro la violenza e l’emarginazione che le donne hanno subito in passato e di cui continuano ad essere vittime anche oggi. 
 
 ‘Città segreta’, ricerca inserita nel programma della Settimana dei beni culturali, artistici e ambientali della provincia di Rovigo, per il 2017, va alla scoperta dei segreti di Rovigo, riportando alla luce eventi, fatti,  luoghi e  palazzi dell’emarginazione femminile nel ‘500. Storie, cronache e leggende che riportano alla mente storie  realmente accadute nella nostra città. Il tutto legato da un unico filo conduttore:la violenza perpetrata sul genere femminile. Scopo finale da raggiungere, la conoscenza di vicende e luoghi dimenticati da trasferire in una pubblicazione cartacea e applicazione sofware arricchita da materiale fotografico e dispositivi mobili per una valorizzazione e promozione culturale e turistica di luoghi e  spazi urbani.
Il ‘Primo studio’, citato sopra, dal titolo ‘Tempi duri richiedono danze furiose’, è costruito su coreografie di Romina Zangirolami. Le tre protagoniste – Zangirolami, Argentieri e Tabacco – incarnano tre diversi corpi, tre anime, tre vite bloccate 
e confuse che non si sentono mai abbastanza brave e preparate, allo stesso modo di tutte le donne dei nostri giorni. Concetti espressi con movimenti rallentati che raccontano di fatiche e pesi da portare. Braccia che si alzano verso l’alto, schiene che si curvano e mani che si aprono, si cercano e poi si allontanano. Sullo sfondo scuro della scena un’occhio che fissa le tre danzatrici   mentre si odono frasi che condannano le cattiverie commesse contro le donne. Poi, la scena cambia, la musica prende un ritmo più veloce, le movenze si trasformano in scatti, decisi, sicuri; le figure interagiscono: si avvicinano, formano un gruppo, si tengono per mano quasi a stabilire un’alleanza che le aiuti a prendere coscienza del proprio vero io.
Il prossimo 8 marzo 2018, in occasione della festa della donna, il ‘Primo studio’ sarà portato in forma definitiva al teatro di Copparo, Ferrara, al De Micheli Danza Festival.
  Per concludere, ricordiamo le simpatiche iniziative, dedicate ai bambini, che la nostra protagonista ha realizzato in un ambiente pubblico  in occasione del Natale e della festa della Befana.
Lauretta Vignaga