La mostra al Museo Civico Etnografico di Stanghella fino al 22 aprile
   Rovigo, Veneto – Oggetti inutili, scartati, metallo ossidato, corroso dalla ruggine, con la vernice scrostata, la superficie slabbrata e bucata. Intitolata: ‘Ruggine’, la nuova mostra di Roberto Bottari, inaugurata  venerdì 6 aprile, nella sala del Museo Civico Etnografico di Stanghella – Padova – è tutt’altra cosa da quello che il titolo suggerisce. Le immagini appese alle pareti della sala, del corrodoio e del salone d’entrata sono una sorpresa continua. Nulla di ciò che vediamo è classificabile come ‘rottame ‘. Ossidi e ruggine  hanno inciso i  metalli con disegni e ‘ramages’; le hanno spruzzate di sabbia rossastra, macchiate di colature brune, muffe stratificate da cui emergono le vernici applicate all’oggetto al momento della sua creazione. Sedimenti, frantumazioni, sovrapposizioni hanno realizzato  uno scenario fantastico: cieli che degradano dal blu all’azzurro, decorati da venature tra l’arancio e il dorato e, più in basso, un azzurro verderame che diventa giallo acido invadendo un’area dove l’ossidazione è di un pallido arancio.
intervento di Ilaria Ghirotti

L’osservatore fissa la fotografia e cerca di indovinare quello che sta guardando. Potrebbe trattarsi di fuochi d’artificio o di meteoriti che sfrecciano nell’universo; di un braccio di mare dove la risacca ha spinto una miriade di piccoli molluschi con la conchiglia bruna. Ma potrebbe anche essere un  campionario di stoffe tessute a rilievo; una tenda di seta ornata di nappine su cui sta appesa una maschera dell’antico teatro greco.  Straordinarie le colorazioni di ogni foto in mostra.

    Il pubblico ha mostrato curiosità e interesse per quella che è una autentica novità per il Circolo culturale ‘La tavolozza’, guidato da Lucia Soldà, pittrice e referente della Pro Loco di Stanghella. ‘Ruggine’, infatti, è la prima mostra fotografica ospite del Circolo vocato alla pittura e alla sua promozione. Ad introdurre le opere del rodigino Roberto Bottari è stata un’altra appassionata di fotografia,l’avvocato Ilaria Ghirotti, originaria di Stanghella e figlia della signora Lucia Soldà.
   “Troppe le foto che sono in circolazione e troppe quelle senza un vero significato” – ha puntualizzato  Ilaria Ghirotti criticando i patiti dei selfie. Un fotografo non è un cronista ma un interprete della realtà. Le immagini che vediamo qui esposte non rappresentano la realtà ma la  evocano. E’ l’interpretazione di una reazione chimica, che provoca la mutazione della materia. La ruggine che vediamo non è quella di tutti i giorni, è una interpretazione, una rappresentazione della bellezza attraverso una cosa che in sè è brutta. La fotografia, dunque, di fatto resta legata alla realtà.
Bottari ha saputo cercare e trovare una cosa nuova e insolita, quando tutti vogliono mostrare se stessi e le cose intorno per mettersi in mostra. Qui, al contrario, c’è un lavoro lungo e complesso;  c’è intelligenza e sensibilità straordinarie. C’è arte, c’è  il senso della fotografia. C’è la poesia che si trova in un fiore; c’è un’anima dentro che aspetta solo di essere scoperta. Roberto si basa sulla qualità non sulla quantità. Ha occhio per i particolari, per scoprirli e comunicarli agli altri che non li vedono”
Presentazione mostra Bottari. da dx assessore Renzo Pivetta, Roberto Bottari, Ilaria Ghirotto, Lucia Soldà

Con grande modestia, Roberto Bottari ha accennato ai suoi 50 anni di esperienza fotografica: “Ho provato quasi tutti i generi possibili, ma per ottenere buoni risultati bisogna saper fotografare – ha dichiarato. Ho fatto centinaia e centinaia di scatti e messi da parte; poi, un pò alla volta, sono stati tirati fuori, quando si è presentata l’occasione giusta. In quanto al Photo Shop e a tutti gli altri dispositivi che rendono bella qualsiasi immagine, la fotografia è altra cosa; è affascinante non per quello che appare ma per quello che ha dentro. La bellezza è ovunque perchè sta negli occhi di chi guarda” – ha concluso.

  Presente all’incontro, l’assesssore alla Cultura del Comune di Stanghella, Renzo Pivetta che ha elogiato l’iniziava e auspicato che altre mostre fotografiche trovino accoglienza in un Circolo culturale di pittori. A ricordo della serata, Bottari ha donato due sue foto all’amministrazione comunale.
   La mostra rimane allestita fino al 22 aprile 2018 con orario dalle 16 alle 20 il sabato; dalle 9.30 alle 12 e dalle 15 alle 20 la domenica.
Lauretta Vignaga