Luglio 2018, Isernia La Pineta (Molise)

SCAVI, RESTAURO, CATALOGAZIONE, VALORIZZAZIONE E …. PREMIO

Sotto un telo di plastica sorretto in qualche modo, una immagine del primo scavo del 1979

La scorsa settimana ad Isernia sono iniziati i festeggiamenti per ricordare i 40 anni della scoperta del noto sito paleolitico di Isernia La Pineta, datato intorno ai 600.000 anni fa, interessato da sistematici scavi e ricerche, tuttora in corso, a partire dal 1979. Le iniziative si articoleranno in più incontri e si svilupperanno in più momenti fino a tutto l’anno prossimo.

Da 40 anni le ricerche sono condotte dal rodigino Carlo Peretto che, assieme ad alcuni stretti collaboratori comprese subito l’importanza della scoperta, segnalatagli da un appassionato di Verona Alberto Solinas. Questi si trovava in Molise con la moglie ed aveva individuato interessanti affioramenti di testimonianze paleontologiche in scassi per la costruzione di una nuova arteria stradale.

L’antropologo Carlo Peretto, professore presso l’Università di Ferrara fino al pensionamento (2017), continua ancora la sua attività presso la stessa università in qualità di Eminente Studioso ed è stato recentemente insignito di un premio (vedi infra) presso l’Università parigina Sorbonne.

Peretto inoltre fu uno dei primi soci del CPSSAE, di cui fu anche Presidente. Partecipò alle prime ricerche archeologiche condotte a Frattesina cinquant’anni fa.

Nella ricorrenza dei 40 anni di Isernia figura inoltre un altro contributo legato al Polesine: è infatti di Luciano Scarpante, pittore e grafico di Porto Tolle, l’elaborazione del Logo commemorativo, apparso anche nell’annullo speciale curato dalle Poste Italiane.

Anche nel 2018 riprendono a pieno ritmo a partire dal 2 luglio le attività di esplorazione dell’insediamento paleolitico de La Pineta di Isernia. Le attività si svolgeranno per tutto il mese di luglio e vedranno la partecipazione di studiosi italiani e stranieri, oltre a studenti, specializzandi e dottorandi.

Le attività si concentreranno in particolare nell’esplorazione del livello più ricco di reperti, conosciuto con la sigla 3a. Oltre al recupero dei numerosi reperti litici e paleontologici appartenenti a specie animali estinte, si procederà al rilievo e alla registrazione di ogni informazione, compreso il loro stato di conservazione. Si passerà quindi al restauro e alla classificazione, fasi iniziali delle procedure di analisi e studio allo scopo di pervenire alla pubblicazione dei dati in riviste qualificate e in congressi internazionali.

Gli studi sul giacimento de La Pineta assieme ad altre indagini svolte in giacimenti paleolitici molisani, come quello di Guado San Nicola (Monteroduni) e di Grotta Reali (Rocchetta a Volturno), sono stati oggetto di presentazione al Congresso mondiale di Preistoria e Protostoria promosso dall’Unione Internazionale di Preistoria e Protostoria (membro del Council of Philosophy and Human Sciences dell’UNESCO) tenutosi dal 4 al 9 giugno 2018 nella prestigiosa sede dell’Università Paris-Sorbonne.

In questo contesto internazionale, il prof. Carlo Peretto dell’Università di Ferrara e coordinatore delle ricerche è stato insignito del premio per l’interdisciplinarietà, gli sviluppi delle ricerche e la ricaduta formativa ad alta valenza specialistica relativi al cantiere di scavo de La Pineta. In questo modo la realtà isernina acquisisce una specificità e un riconoscimento che la pone, se mai ce ne fosse stato ancora bisogno, ancor più al centro delle problematiche riguardanti la nostra lunga storia evolutiva.

Si sottolinea che la qualità dei risultati raggiunti si deve a molteplici fattori che hanno creato un’ampia rete di collegamenti e di sostegni reciproci. In questo ambito, oltre all’Ateneo ferrarese, la Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio e al Polo Museale del Molise, fondamentali sono gli interventi e il supporto delle Istituzioni molisane, ed in particolare della Provincia di Isernia che ha trovato il modo di garantire, anche con strutture recettive, una concretezza ed una continuità temporale delle azione svolte.

Una continuità temporale che dura da 40 anni. Il 1978 fu l’anno della scoperta dell’insediamento; 40 anni che il 13 luglio 2018 ricorderemo qui ad Isernia con un’ampia manifestazione che a breve sarà completata nei dettagli e presentata al pubblico. Riemergeranno i ricordi che ormai sono anche racconto e storia per tutti ed in particolare per coloro che hanno vissuto questa lunga avventura.

 

Nella foto in alto: il Prof. Carlo Peretto premiato a Parigi in compagnia del Prof. Luis Oosterbek, Presidente del Council of Philosophy and Human Sciences dell’UNESCO.