Rovigo, Veneto- La trilogia ‘Donne da palcoscenico’, dedicata da Minimiteatri a Shahrazàd, l’affascinante e straordinaria protagonista delle ‘Mille e una notte’, ha avuto un epilogo del tutto insolito: tre recite nello stesso giorno per poter accontentare tutte le richieste del pubblico. Il successo, oltre ogni aspettativa, ha premiato l’inventiva degli attori di Minimiteatri, la verve e la bravura degli attori ospiti e degli allievi del laboratorio teatrale ‘La voce, la parola, il corpo. Fondamentali le scelte della regia di Letizia Piva che, spostando l’azione, e di conseguenza il pubblico, nei vari spazi del Teatro Sociale, dall’ingresso al Ridotto, alla platea del teatro stesso, non ha fatto troppo emergere la mancanza di una scenografia vera e propria. Un punto di merito anche per i costumi, in sintonia con l’atmosfera magica ed eroica da un lato, briosa e un pò ciarlatana dall’altro, nelle diverse parti dello spettacolo. Il primo racconto, con un finale moralistico, si snoda attorno ad un caso di morte accidentale di cui si attribuiscono, erroneamente, la responsabilità diverse persone. Tutti cercano di sbarazzarsi dello scomodo cadavere provando a far ricadere la colpa su altri. La verità, però, viene alla luce. Nessuna accusa di omicidio, quindi, ma di viltà di cui tutti si sono resi colpevoli.

Dal Ridotto alla platea del Sociale per l’ultima novella. Una burla inventata da Amina, serva prediletta di Zobeide, moglie del califfo Mansur, e dal marito Abu Assan, servo preferito del Califfo. Sperperato quanto possedevano per vivere nell’agio, i due decidono di fingersi morti a turno, per commuovere i rispettivi padroni e indurli a offrire del danaro per la loro degna sepoltura. L’espediente funziona ma quando i due padroni decidono di controllare di persona i due decessi, la truffa salta fuori. Pentiti, i due confessano la loro colpa e chiedono il perdono che viene, generosamente, concesso.
Conclusa la performance, applausi a scena aperta con gli attori che incontrano il pubblico per i saluti e i ringraziamenti. Claudio Moretti, di Minimiteatri, parla del suo inizio con Gabbris Ferrari e la ripartenza di oggi, dal punto in cui erano rimasti dopo la morte dell’artista. La conclusione di Letizia Piva che ha calorosamente ringraziato tutti, pubblico, attori e le diverse professionalità che si sono impegnati per il successo di ‘Donne da palcoscenico’. “ Il punto più bello – ha detto – è stare insieme con le persone che hanno fatto parte del progetto e riunito il gruppo per stare insieme nel Teatro Sociale. Ogni incontro è stato un evento straordinario, una cosa unica come Shahrazàd è stata una donna fantastica perché, contro tutto e contro tutti, ha saputo salvare tutto e tutti. E questa è la ragione per cui mi sono dedicata a questo personaggio”.
Lauretta Vignaga



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