Si allentano le restrizioni per il calo dell’epidemia e Mostre e Musei si preparano a ripartire

Rovigo, Veneto –  Numerose le mostre e i musei  d’Italia che, con il calo del contagio da Coronavirus, si apprestano ad aprire, o riaprire, i battenti. Da Forlì a Padova, da Monza a Bassano del Grappa, da Venezia, Faenza, Urbino e Rovigo, la data ufficiale è stata  fissata per il 18 maggio ed è volontà di tutti di rispettarla. Tuttavia, è probabile che motivi di vario genere provochino qualche altro ritardo, soprattutto a causa delle prescrizioni da seguire per garantire la sicurezza dei visitatori negli accessi, nel mantenere la distanza durante le visite sia per gli operatori che per i visitatori e per la sanificazione. Una serie di operazioni da concordare e da far approvare dalle istituzioni competenti.
A tutto questo si somma la necessità di rinegoziare i prestiti delle opere per le mostre che si vorranno prorogare.
Ad impegnarsi per una riapertura il più veloce possibile sono soprattutto le grandi mostre della stagione: quelle iniziate e poi interrotte per l’inizio del lockdown. Tra queste la mostra monografica su Piranesi, a Bassano del Grappa.
A Rovigo, a Palazzo Roncale, si lavora per la riapertura della mostra ‘La quercia di Dante’, inaugurata a marzo e chiusa un paio di giorni dopo. E, sempre a Rovigo, viene rimandata a metà settembre la mostra ‘Chagall’, allestita a Palazzo Roverella mentre doveva partire a primavera.   A lavorare per una riapertura “ la più veloce tecnicamente possibile”, sono alcune delle grandi mostre della stagione, mostre avviate e poi chiuse, che dovevano essere inaugurate all’inizio del lockdown e che sono state ovviamente bloccate.
Una ampia campagna di affissioni con la scritta “prossima apertura” annuncia, a Palazzo Sturm a Bassano del Grappa, l’attesa monografica su Piranesi, mostra che celebra i 300 anni della nascita del famoso incisore. Salvo cambiamenti (avvertenza che vale per tutte le sedi e musei), l’apertura è ipotizzata per il 20 giugno sino al 19 ottobre. Dal 20 maggio invece riapriranno le collezioni permanenti dei Musei Civici di Bassano nelle loro varie sedi.
A Rovigo, in Palazzo Roncale, si lavora per la riapertura de “La quercia di Dante”, mostra inaugurata a marzo e chiusa dopo sole 48 ore. Slitta invece a metà settembre, sempre a Rovigo, “Chagall”, che sarà proposta in Palazzo Roverella, originariamente prevista nella stagione primaverile.  Si concluderà il 17 di gennaio 2021.
Via libera anche per la mostra su Picasso e la sfida della ceramica al Museo Internazionale della ceramica di Faenza, prorogata fino al 2 giugno e con orario ridotto dalle 9 alle 14 di tutti i giorni.
Via libera anche per Picasso. La sfida della ceramica, la grande esposizione proposta dal MIC Museo Internazionale della Ceramica di Faenza, con proroga prevista fino al 2 giugno. Con orario ridotto dalle 9 alle 14, tutti i giorni (eccetto il 25 maggio)       A Urbino, la mostra ‘ Baldassare Castiglione e Raffaello. Volti e momenti della vita di corte’ , a Palazzo Ducale, prenderà il via solo il prossimo 16 luglio mentre la chiusura è stata rimandata all’inizio di novembre.

I Musei Civici di Venezia, a loro volta, preventivano la riapertura graduale al primo di giugno con riduzione dei giorni e degli orari. I Civici Musei di Verona, con le loro 9 sedi, stanno programmando il calendario delle varie aperture.
Stanno ancora valutando normative e situazione, altre realtà italiane che accolgono mostre importanti nelle loro sedi, mostre inaugurate prima del lockdown.
A Forlì, al museo di San Domenico, la grande mostra su Ulisse, considerata con Raffaello alle Scuderie, nel meglio del meglio della stagione, si sta valutando la possibilità di prorogare la mostra per l’estate.
Medesima situazione per: ‘A nostra immagine. Scultura in terracotta nel Rinascimento: da Donatello a Riccio ‘, allestita al Museo Diocesano di Padova.
Resta da chiarire che le date ipotizzate potrebbero essere ridefinite in relazione all’interpretazione delle diverse normative e in rapporto alla situazione post lockdown. Si consiglia, quindi di controllare i siti aggiornati delle diverse mostre e istituzioni.

Lauretta Vignaga