Ultimi giorni per visitare la mostra sul ‘Giapponismo’

Termina il 26 gennaio ed è stata una delle mostre più visitate di palazzo Roverella

Orari prolungati nell’ultimo weekend

Rovigo, Veneto – Il ‘Giapponismo’, la mostra che si sta per concludere a palazzo Roverella, è davvero piaciuta. Lo dimostrano i numeri: fino a domenica scorsa gli ingressi avevano superato quota 42 mila, con un trend in costante crescita da una settimana all’altra, grazie al passa-parola in continuo aumento.  Altrettanto positivi sono stati e continuano ad essere i commenti e i giudizi espressi su tutti i più diffusi quotidiani italiani e i commenti  arrivati da critici ed esperti del mondo dell’arte. E il favore della critica non è fattore secondario in quanto certifica che l’entusiasmo della critica ha incontrato, senza esitazioni, il gusto e l’approvazione del grande pubblico.
 Ad oggi, il ‘Giapponismo’ è la seconda mostra più visitata dell’intero percorso espositivo di Palazzo Roverella, anche tenendo conto della enorme concorrenza rappresentata da tante altre importanti esposizioni allestite in un’area di poche decine di chilometri. Un risultato che, nell’ambito degli operatori della Fondazione, viene definito “straordinario”.
Nei prossimi giorni, fino alla data del 26, ci si aspettano presenze ancor più numerose, confermate dalle prenotazioni già effettuate. Per questo, si consiglia ai cittadini di Rovigo e a coloro che possono farlo, di approffittare del minor affollamento che si incontra nei giorni diversi dal fine settimana, per godere la mostra con maggior tranquillità. Da parte sua, la Fondazione avverte che non ci sarà alcuna proroga, in quanto le opere prestate dalle diverse istituzioni nazionali e internazionali, hanno una scadenza prestabilita.
Unica concessione prevista è l’allungamento dell’orario di visita nei giorni di sabato 25 e domenica 26 (giorno di chiusura )
quando l’orario di visita sarà dalle 9 alle alle 23.30.

Una chiusura che durerà poco. Dal 4 aprile, infatti, una nuova importante esposizione aprirà i battenti di Palazzo Roverella: una esposizione monografica su Marc Chagall che porterà a Rovigo una ricca selezione di oltre 100 opere del celebre artista, circa 70 i dipinti  su tela e su carta oltre alle due straordinarie serie di incisioni e acqueforti pubblicate nei primi anni di lontananza dalla Russia, ‘ Ma vie ‘, 20 tavole che illuminano la sua precoce e dolorosa autobiografia , e ” Le anime morte ” di  Gogol, il più profondo sguardo sull’anima russa della grande letteratura.  
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         Prima di tutto questo, però, cioè dal 28 febbraio, a Palazzo Roncale, prenderà vita un altro progetto del tutto originale dedicato a Dante Alighieri e alla mitica ‘Quercia di Dante’: un albero possente che dominava il paesaggio del Delta del Po e che,     secondo la tradizione, avrebbe permesso al poeta di ritrovare la strada perduta.
In mostra, oltre ad una sezione documentaria sul mitico albero, le “Visioni dell’Inferno” con le opere di Gustave Dorè, Robert Rauscenberg e Brigitte Brand.

Una abbinamento, quello tra Dante e Chagall,  di altissimo livello e interesse, che confermerà Rovigo come meta da privilegiare per il grande “popolo delle mostre”.
Lauretta Vignaga