L’accordo firmato a Palazzo Roncale, lunedì 10 aprile, ha, di fatto, dato il via a una iniziativa di enorme importanza che coinvolge giovani da tutto il mondo: dal 18 al 23 settembre prossimi la Riserva della Biosfera del Delta del Po accoglierà il 1° Forum Mondiale dei Giovani MAB, quello del 2017. A siglare il documento la Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, nella persona del presidente Antonio Finotti, e Ufficio Regionale UNESCO per la Scienza e la Cultura in Europa. A controfirmare l’accordo, la Sottosegretaria di Stato del Ministero dell’ Ambiente Barbara Degani, che ha concesso il patrocinio al progetto.  Presenti alla firma Ana Luiza Thompson-Flores, direttore Ufficio regionale UNESCO, e l’assessore  della Regione Veneto Cristiano Corazzari con delega al Territorio, Cultura, Sicurezza, Parchi, Aree protette. La Fondazione Cariparo  ha sostenuto l’organizzazione  del Forum con 270.000 euro; la Regione Veneto con 40.000.
All’evento parteciperanno alcune centinaia di giovani, tra 18 e 35 anni, provenienti da 120 paesi del mondo in rappresentanza delle 669 Riserve della Biosfera del programma MAB, per confrontarsi sui temi dello sviluppo sostenibile.
 Ad aprire l’incontro a Palazzo Roncale le parole di saluto di Antonio Finotti e Barbara Degani, seguite dalla sottolineatura che la presenza di UNESCO dava visibilità all’accordo conferendogli importanza internazionale. Si voleva, inoltre, far emergere la forte attenzione riservata al Delta del Po per promuoverne le potenzialità. “Il percorso avviato dalla Riserva di Biosfera è una grande opportunità per un’area strategica del Polesine;  il riconoscimento delle sue specificità da portare avanti in futuro. Ai giovani è affidato il compito di individuare idee e tematiche per far conoscere il Delta del Po e le sue peculiarità, migliorare la qualità della vita dei residenti con la salvaguardia dell’ambiente.  Per dare voce ai giovani, verrà, a breve, avviata una consultazione ‘on line’ per raccogliere da loro aspettative, osservazioni, suggerimenti utili a definire meglio i temi al centro del Forum.  Ancora Barbara Degani ha dichiarato che è stato proprio il presidente Finotti a iniziare a parlare di promozione del Delta del Po ” E il fatto che si riesca a svolgere questo primo Forum internazionale proprio nel Delta del Po e mettere i giovani al primo posto, assieme al Delta per il MAB UNESCO è un evento straordinario che si concluderà con il convegno di Parigi nel 2018. Ma sarà in Polesine che verranno tracciate le linee dello sviluppo delle Regioni Mab UNESCO a livello nazionale e internazionale” – ha concluso.                                                                                                                                         Da parte sua, Ana Luiza Thompson – Flores ha citato l’importanza del MAB nei confronti delle difficoltà del mondo di oggi; il ruolo che riveste nel promuovere il nostro ambiente con un accordo finanziario che duri nel tempo. Ha ripreso il tema del carattere internazionale del Forum per la gioventù per discutere di MAB; di  coinvolgimento dei giovani per i giovani nel promuovere la sostenibilità per il loro futuro e il riconoscimento del valore della partnership nel  lavorare insieme per un futuro che coinvolge tutti. Un lavoro di preparazione che durerà circa 5 anni.
L’assessore Corazzari ha ricordato la forte sinergia tra la Fondazione Cariparo e il territorio per un progetto di enorme importanza che ha coinvolto diversi amministratori del Parco del Delta del Po mentre è in fase di revisione le legge che riguarda la sua organizzazione. “Prima c’erano due punti di vista contrastanti, dovuti alla presenza della centrale termoelettrica al suo interno; poi ha cominciato ad affermarsi il modello di sviluppo turistico – ambientale e abbiamo compreso che l’interazione fra uomo e ambiente è fondamentale, valutando che la semplice conservazione del Parco con i limiti che la caratterizzano è visione superata” – ha spiegato. E ha proseguito: “E’ invece fondamentale conservare le attività della popolazione valorizzando le caratteristiche dell’ambiente. I giovani sono il punto critico del territorio data la mancanza di prospettive. Noi, vogliamo dar loro opportunità di lavoro e un futuro con un progetto che comprende sia il Veneto che l’Emilia Romagna, pur se il Parco del Veneto è la parte predominante. Nonostante il momento di crisi, abbiamo investito 120.000 € nell’ attività di promozione. E’ solo la partenza, ma proseguiremo.
Gli organizzatori, intanto, hanno individuato tre temi su cui riflettere: il primo riguarda i giovani e il loro contributo alla vita delle Riserve della Biosfera manifestandone le necessità, come, ad esempio, l’autorealizzazione,  che debbono essere soddisfatte all’interno delle Riserve stesse. Il secondo tema punta a far si che i partecipanti, interessati ad approfondire le tematiche dello sviluppo sostenibile, possano confrontarsi con il mondo accademico e della ricerca per individuare  percorsi formativi atti ad acquisire preparazione specifica su questi temi. Per concludere, si darà spazio alle testimonianze e allo scambio di buone pratiche e di idee imprenditoriali tra i giovani che lavorano per la conservazione e la gestione delle Riserve della Biosfera.
Intanto, fra le attività preparatorie, per maggio è previsto un incontro delle Riserve della Biosfera italiane, al fine di elaborare una strategia che favorisca l’innovazione tecnologica e promuova le politiche giovanili, e, a settembre, un evento internazionale dedicato agli effetti dei cambiamenti climatici nelle aree deltizie.
Lauretta  Vignaga