foto Roberto Bottari

Torre Donà diventerà un’attrazione per i turisti.

Rovigo, Veneto – Torre Donà, la più alta delle due torri che completavano la cinta muraraia del castello medioevale di Rovigo,  diventerà una attrazione per turisti e per gli stessi abitanti della città che potranno ammirare la loro città dall’alto.
Imponente ed elegante, con i suoi quasi 50 metri di altezza, Torre Donà è una delle più alte torri d’Italia ed è caratterizzata da una merlatura ghibellina, elemento tipico dell’edilizia militare del medioevo, quando la sommità dei merli aveva forma ‘a coda di rondine’, per testimoniare la fedeltà al papato.
Sorta in posizione strategica, Rovigo, fin dall’inizio, ebbe necessità di una fortificazione che la proteggesse dagli attacchi esterni. La prima fu completata nel 920 d. C. per volontà  di Paolo Cattaneo, vescovo di Adria, che vi trasferì la sede vescovile. proteggendola dalle scorrerrie ungare.
Su Torre Donà, attualmente esiste un progetto di riqualificazione molto importante che si allarga a tutta l’area del castello. Al primo posto la ristrutturazione e la messa in sicurezza delle scale e dei pianerottoli  all’interno della Torre Donà, fino alla cima,  per regalare ai rodigini e ai visitatori di altre città, l’emozione di guardare la città dall’alto e ammirare il paesaggio attorno.  Il finanziamento previsto, di circa 200 mila euro, comprende anche la pulizia dei sotterranei del castello, la pulizia e riordino  del parco attorno e la nuova illuminazione dell’area.
Lauretta Vignaga