Per iniziativa dell’associazione Dante Alghieri, mercoledì 14 alle ore 17,00, sarà presentato a palazzo Roncale il nuovo volume del Ventaglio. Un numero che si apre con vari interventi che ci invitano ad accostarci alla produzione di artisti di ampio livello internazionale. Le prime pagine sono dedicate all’importante mostra allestita a Palazzo Roverella, “I Nabis, Gauguen e la pittura italiana d’avanguardia”, che sta richiamando a Rovigo un crescente numero di estimatori. Una mostra che, fra l’altro, accanto ad artisti di grande fama internazionale, propone nell’ultima sala – quella dedicata agli epigoni dei pittori del rinnovamento avviato a fine Ottocento dai Nabis – alcune grandi tele del rodigino Mario Cavaglieri (1887-1969) affascinato dalla forza evocativa del colore.

Nel cinquecentesimo anniversario della morte del grande Giovanni Bellini (1433-1516), era poi doveroso un ricordo dell’insigne maestro del Rinascimento presente nella pinacoteca rodigina con due opere. Lo abbiamo fatto proponendo una riflessione sulla dolcissima immagine rappresentante “La Madonna con Bambino”, quadro di vera eccellenza, esposto assieme all’altrettanto famoso “Cristo portacroce” dello stesso artista rinascimentale. Un invito ad ammirare le due importanti opere, ma anche a non dimenticare le eccellenze racchiuse nella Pinacoteca rodigina, i cui quadri più noti spesso vengono richiesti per eventi espositivi in varie parti del mondo.

Una novità assoluta è poi l’apertura del Muvig (Museo Virtuale Garofalo), un originalissimo museo, realizzato a Garofolo di Canaro, nella restaurata casa ritenuta abitazione di Benvenuto Tisi (1481-1559), pittore rinascimentale conosciuto col soprannome di Garofalo. Accanto ad una sola opera originale del grande artista del Rinascimento, “L’orazione di Cristo nell’orto”, sono proposte splendide immagini virtuali di ben cinquecento opere dell’artista originario di Garofolo, conservate in famose pinacoteche internazionali. Un allestimento ultramoderno questo, che si avvale di una tecnologia avanzatissima, permettendo davvero di ammirare la bellezza e l’importanza della produzione pittorica dell’artista polesano che a Ferrara, presso la corte estense, trovò modo di emergere accanto ad altri grandi dell’epoca tra cui in primis Dosso Dossi.

Una storia del tutto particolare è poi quella che riguarda una grande tela del pittore Giovanni Angeli (1709-1798), rappresentante una “Madonna col Bambino e Santi Andrea e Giovanni Evangelista”, un tempo motivo di devozione nella ormai perduta chiesa di Gnocca nel Delta del Po. Individuata a Roma, pronta per essere battuta in una gara d’aste, per fortuna bloccata da un intervento del Nucleo Carabinieri per la Tutela del Patrimonio e successivamente restaurata, è ritornata nel Veneto: ora fa bella mostra di sé nella Pinacoteca del Museo Diocesano di Chioggia, dato che il riferimento delle parrocchie polesane del Delta è appunto la Diocesi di Chioggia.

Quest’immersione nel mondo dell’arte appare un buon avvio per questo volume, il 54mo della serie, che, come sempre, offre ai lettori molteplici stimoli di conoscenza e occasioni di valorizzazione dei beni del nostro territorio, proponendo anche qualche escursione oltre i confini della provincia, che ci si augura sia apprezzata.

Lino Segantin